Bologna, saranno 50 giorni all'europea

I rossoblù giocheranno tre gare ogni sette giorni, non tutti i possono farcela: il grande rischio sono gli infortuni, aumenteranno tra il 30 e il 50%
Bologna, saranno 50 giorni all'europea© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Cinquanta giorni in stile Europa, cinquanta giorni a ritmi serrati, frenetici, da rullo compressore. Defaticante, rifinitura, partita: e via così fino alla fine del campionato. Cinquanta giorni in cui il Bologna dovrà dare tutto ma anche preservarsi, lavorando con attenzione ai carichi, monitorando costantemente i dati, cercando di evitare problemi fisici il più possibile. Se la forza del gruppo di Sinisa Mihajlovic era stata l’espressione totale nel momento più alto della settimana (la gara), adesso il gruppo rossoblù dovrà fare i conti con le distanze ravvicinate tra una gara e l’altra. Una sorta di battesimo in vista di un piazzamento in Europa League. Se verranno confermate le modalità, i tre giorni di stacco tra una gara e l’altra saranno un tour de force complesso, su cui lo staff ha già messo la testa. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire quali sono i problemi che il Bologna avrà in questo concentrato di Serie A.

Intanto, il lavoro atletico. Per avere una condizione all’altezza della performance prestativa migliore servirebbero otto settimane di lavoro. Allenamenti, ma anche amichevoli. Senza queste otto settimane nelle gambe il rischio di infortuni si alza enormemente, addirittura in un range che va dal 30 al 50 per cento. Numeri impressionanti, che rischiano di sfaldare un sistema già traballante. Cosa accadrebbe se un giocatore subisse un problema muscolare? Ci vorrebbero tre settimane (in media) per venirne fuori, un tempo enorme che in questa situazione di emergenza implicherebbe lo stop fino alla fine della competizione. Per recuperare non ci sarebbe nemmeno il tempo. Ed è dunque la prevenzione degli infortuni l’aspetto più importante, l’attenzione in quella chiave sarà massima. Perché anche una botta, una semplice botta in grado di riassorbirsi nel giro di tre-quattro giorni, potrebbe essere fonte di guai per la gestione di un calciatore e quindi dell’intera rosa. E’ proprio quello degli infortuni l’aspetto più delicato, a cui prestare l’attenzione maggiore in fase di ri-adeguamento della squadra alla partita.

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