BOLOGNA - La storia di Musa Juwara è di quelle belle: scappato dal Gambia sul barcone e arrivato poverissimo in Italia, il classe 2001 si è subito fatto notare per il suo talento con la palla tra i piedi, diventando una stella nel settore giovanile del Chievo e poi del Bologna, dove è arrivato la scorsa estate e ha tenuto a galla assieme a Cangiano la Primavera di Troise. Oggi contro l'Inter per il giovane attaccante africano è arrivato il primo, pesantissimo, gol in Serie A: "Prima di tutto devo ringraziare il mister, perché farmi giocare contro l'Inter non è una cosa banale. Voglio dedicare il mio primo gol in Serie A alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare qua - esordisce Musa a Dazn - Non pensavo che sarei entrato. Mi sto allenando bene, ma non pensavo che contro l'Inter avrei giocato. Però Mihajlovic mi ha dato fiducia e per questo lo devo ringraziare. Sono giovane per giocare e segnare contro l'Inter: è un sogno che ricorderò per tutta la mia vita".
"Miei idoli? Quando ero piccolo tifavo per il Chelsea, quindi direi Eden Hazard. E ovviamente Musa Barrow (ride, nr)". L'attaccante racconta anche come Mihajlovic li ha caricati nello spogliatoio: "Voleva che giocassimo senza paura. Ci ha detto che con un gol avremmo vinto la partita: aveva ragione, grande mister".