Bologna, Mihajlovic chiede più cattiveria

Una squadra "pulita" non gli basta: il tecnico chiede più cinismo sotto porta e più aggressività in difesa. I rossoblù devono anche sopperire alle mancanze derivanti da un mercato povero
Bologna, Mihajlovic chiede più cattiveria© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Tanto c’è Sinisa, nel bene e (soprattutto) nel male, deve aver pensato il governo del Bologna nel corso di un mercato assolutamente anonimo e impalpabile, e di conseguenza sbagliato. Perché il Bologna, invece di rafforzarsi come avrebbe dovuto fare, si è addirittura indebolito. Ora, da una parte che debba pensarci anche Mihajlovic è vero, poi in fondo il Bologna gli ha allungato il contratto di un altro anno, fino al 2023, e lo paga anche bene per questo, ma da un’altra sarebbe stato consigliabile che la stessa società si fosse presa maggiori responsabilità, invece di caricarle tutte sulle spalle di Sinisa, sia leggendo meglio la realtà di un’annata molto particolare, con un organico che già negli ultimi mesi aveva evidenziato limiti e scricchiolii. E che inevitabilmente sono stati riproposti anche martedì, contro le seconde linee della Reggina in Coppa Italia, perché è vero che Mihajlovic ha inviato in campo il Bologna2, ma è anche vero che ha fatto altrettanto Toscano. Detto che sarebbe dovuto bastare il Bologna del primo tempo per battere quella Reggina, aggiungiamo che Sinisa ha dovuto far entrare all’inizio del secondo Barrow e Soriano e successivamente anche Orsolini e Schouten per scongiurare il pericolo dei supplementari. Della serie: un conto è il Bologna uno, allargato a una quindicina di calciatori, e un altro sono quelli che riempiono l’organico, alcuni dei quali hanno poca qualità e gli altri devono ancora farsi. 

Ecco il motivo per il quale è sufficiente che Sinisa sia alle prese con alcuni infortunati o con malanni di altro genere affinché i nodi vengano inevitabilmente ancora di più al pettine. Non dimenticando come le 5 sostituzioni finiscano per danneggiare il Bologna, perché via via che i titolari devono uscire dal campo, chi entra al loro posto abbassa o il tasso qualitativo o l’esperienza. Che è sempre importante. Magari ci fosse stato Medel quando sabato Luis Alberto ha preso il pallone perso da Danilo (se ci si mette anche lui, è finita), trovando solo Svanberg lungo la sua strada. Medel sì, e anche Poli, perché che il Bologna abbia anche giovani di qualità è sicuro, ma alla luce di quella che è la realtà attuale lunga vita a Danilo, Palacio e soprattutto a Soriano. 

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