Bologna, Barrow si è risvegliato: ora ha il Napoli nel mirino

L'attaccante gambiano si è sbloccato contro il Cagliari dopo tre mesi di astinenza: non si era mai sentito in crisi, saPeva che sarebbe arrivato il suo momento
Bologna, Barrow si è risvegliato: ora ha il Napoli nel mirino© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Musa Barrow non si è mai sentito in crisi, sapeva che era solo una questione di tempo e che tra le tre opzioni di fronte alle quali lo aveva messo Sinisa nelle ultime settimane alla fine della fiera si sarebbe evidenziata quella più bella e costruttiva, anche per il Bologna. E cioè Musa che fa gol e gioca anche bene. E sabato notte contro il Cagliari ecco che il ragazzo del Gambia voluto a tutti i costi nel gennaio passato dall’intero governo rossoblù si è ritrovato, perché oltre a costruire due gol da grande attaccante e a essere una spina piantata sui fianchi dei difensori di Eusebio Di Francesco, è tornato a dare una mano importante anche nella fase di non possesso palla alla squadra.

Che non a caso, anche grazie al suo lavoro, ha mantenuto maggiormente, rispetto a quanto era accaduto nelle partite passate, le giuste distanze tra i reparti. Insomma, la consapevolezza che Barrow è di nuovo l’attaccante che può fare la differenza consente al Bologna di tirare un sospiro di sollievo, sia per quanto riguarda la classifica che per la collana infinita di guai fisici con i quali Sinisa sta convivendo da settimane e che inevitabilmente gli rendono anche complicata la vita nella fabbricazione della squadra da mandare in campo.

Come sempre ha dedicato i suoi gol alla nonna Aja Awa Sanneh, morta alcuni mesi fa a 101 anni. Sia sabato notte che ieri mattina ha chiamato sua mamma Fatoumata, poi ieri suo fratello Abdullai ha cucinato per pranzo il Benacin, che è il piatto gambiano preferito da Musa, una specie di paella con riso, carne, pesce e verdure. E nel pomeriggio ha fatto un’indigestione di calcio, seguendo con particolare interesse il Napoli, prossimo avversario del Bologna. Sì, Barrow lo sta già puntando e ieri lo ha studiato, perché dopo essersi finalmente ritrovato, ora non vuole più fermarsi. Per se stesso, volendo fare un figurone contro Kalidou Koulibaly e di fronte a Victor Osimhen, per il Bologna e anche per la sua Nazionale, alla quale la volta scorsa aveva dovuto rinunciare per guai fisici.

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