Bologna, attenzione Skorupski! Ora sempre meno errori

Non solo la porta, con Thiago Motta il polacco avrà anche il compito di far partire l’azione
Bologna, attenzione Skorupski! Ora sempre meno errori© LAPRESSE
Giorgio Burreddu
3 min

BOLOGNA - Da lui comincia l’azione, è Lukasz Skorupski l’incipit del gioco di Thiago Motta. Non si ripeterà mai abbastanza dell’importanza del numero uno rossoblù. Perché è portiere, dunque l’ultimo giocatore in grado di difendere la porta (e, come ha sottolineato lo stesso Motta, «la prima cosa che deve fare il portiere è parare»). E perché nel piano tattico del tecnico italo-brasiliano l’azione comincia proprio da lì, da Skorupski. Tra miti e leggende, teorie tattiche e formule alchemiche, la strategia che coinvolge il numero uno è sempre complicata da verificare. Nel preparare la partita contro l’Empoli, per esempio, Motta non ha avuto il tempo di scendere a fondo nei dettagli. Avrà bisogno di più gare per imbastire quella tipologia di gioco. Nel frattempo, però, Skorupski è stato avvisato: il primo che deve giocare coi piedi, il primo che tocca il pallone, è lui.

Tattica

Non è una novità rivoluzionaria. Già Mihajlovic, nelle sue intuizioni, aveva pensato di coinvolgere il portiere. Con risultati diversi in diversi momenti del campionato. Poi ci si era abituati a dare allo Skorupski “libero” il giusto peso e la strategia non è mai emersa in maniera preponderante. Adesso, con il cambio in panchina, anche per Skoruspki (come per molti in rosa, certo) arriva il momento della verità. Parare: resta sempre quello il primo comandamento. Eppure Motta si aspetta da lui un maggior coinvolgimento, un avvio di azione concreto e deciso, magari qualche metro oltre la linea dell’area di rigore a seconda delle situazioni. Skorupski, che è stato sempre visto come uno bravo con i piedi, è pronto a tutto. Non è quel tipo di gioco che lo spaventa ed è pronto a mettersi al servizio dei compagni. I dati, al momento, sono in controtendenza. La media dei tocchi di Skorupski nelle prime cinque partite è 43, mentre la media del numero di passaggi è 30. Con Motta il dato è sceso a 40 tocchi e 25 passaggi. Numeri poco indicativi, al momento. Motta è al lavoro da troppo poco tempo.

Sfide

Skorupski è però dentro una stagione decisiva, chiave, della sua avventura a Bologna. Troppi alti e bassi in questi anni, dal 2018 a oggi. Motta vuole vedere continuità in porta, ma anche sicurezza con la palla tra i piedi. Skorupski, poi, era molto legato a Luca Bucci, il preparatore con cui ha lavorato in questi campionati. Anche questo potrebbe incidere. Al rientro dalla sosta, Lukasz avrà subito una prova fondamentale contro la Juventus. E ovviamente con il suo eterno rivale-compagno di nazionale Szczesny. Il numero uno bianconero sembra essersi ripreso dal problema fisico e ci sarà. Quella con il portiere della Juve è una sfida a distanza tra amici, che va avanti ormai da tante stagioni. Skorupski vorrebbe dimostrare a Motta tutto il suo valore, per questo vuole affrontare la sfida a Torino con il massimo dei giri. Non sarà semplice. Oggi Skorupski sarà impegnato contro l’Olanda. Poi tornerà in campo contro il Galles il 25 settembre. Le gare di Nations League serviranno per lanciarsi al Mondiale in Qatar.


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