Avanti c’è Posch, il terzino che fa gol

Era arrivato difensore centrale, ora si è trasformato. L’austriaco torna sulla fascia, dove è bravo in entrambe le fasi. Finora 4 centri in 1321 minuti
Avanti c’è Posch, il terzino che fa gol© Getty Images
Claudio Beneforti
3 min

Per assurdo l’ultima gara, che Posch è tornato a giocare al centro della difesa, il suo luogo d’origine, è quella nella quale, nel recente passato, ha fatto più fatica. È stata una delle partite, dal suo arrivo quest’estate a Bologna, in cui Stefan ha brillato meno, ma anche contro il Monza si è vista la sua importanza all’interno della squadra rossoblù. Il nazionale austriaco in novanta minuti ha dato conferma della sua grande duttilità. La sua capacità di adattarsi è l’esaltazione della teoria dell’evoluzione: nei minuti finali, durante l’arrembaggio alla ricerca del pareggio, Posch si è anche fermato in attacco. “Se partendo da difensore sono riuscito a segnare 4 reti in 1321 minuti, chissà che stazionando in avanti non possa realizzare il gol dell’1-1”, si sarà detto trovandosi nell’ultimissimo spezzone di gioco a fare da spalla al compagno e connazionale Arnautovic. Ci ha provato, non è andata, ma la chiave poteva essere quella giusta.   

Terzino goleador

Stefan sta infatti tenendo la media di un gol ogni 330 minuti in campo e tutti e quattro hanno contribuito al successo del Bologna: 2-1 contro Torino, Udinese e Fiorentina e 2-0 contro lo Spezia. Per Posch è tutto un di più: le prime volte che Motta, a Casteldebole, lo ha provato da terzino destro nella metà campo offensiva sembrava un po’ intimorito. Ci ha messo poco a sciogliersi: nelle sue statistiche d’attacco va conteggiato anche l’assist per il gol di Ferguson a Monza. Ma il vero valore aggiunto di Posch da terzino destro è che sa essere utile in entrambe le fasi di gioco. Per i compagni ormai è un punto di riferimento: nel derby vinto contro la Fiorentina è stato il rossoblù che ha giocato più palloni, 60. Contro la Sampdoria, salvo sorprese, tornerà in quello che si è trasformato il suo nuovo habitat naturale. Stefan partirà largo a destra alle spalle di Orsolini, con cui via via ha affinato l’intesa.   

Lykogiannis e Dominguez

Sull’altra fascia potrebbe invece esserci un ballottaggio tra Charalampos e il suo connazionale Kyriakopoulos. «È un grande amico e un buon giocatore. Quando ho saputo della trattativa gli ho detto di firmare e venire subito. Pensoha detto Lykogiannis alla Bfc Tvche insieme sulla corsia sinistra abbiamo fatto una buona partita, in campo possiamo parlarci in greco». Contro il Monza però è arrivata una sconfitta. «Era una partita importante che volevamo vincere per salire ancora in classifica, ma non ci siamo riusciti». Ora testa alla Sampdoria. «Siamo sfortunati perché mancano gli attaccanti che sono fondamentali per la nostra squadra. Sarà una gara difficilissima, ma dobbiamo andare là con la testa giusta: faremo il possibile per conquistare i 3 punti». In campo ci sarà anche Dominguez che a Dazn ha parlato del suo futuro. «Non so ancora cosa succederà. Ho ancora il contratto per una stagione e mezza. Non so se il Bologna vuole che resti o no. Io penso all’immediato». 


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