Arnautovic sparito, Bologna si interroga

La gestione dei cambi contro il Torino ha sollevato molti dubbi: dopo il vantaggio dei granata, l’austriaco è rimasto in panchina
Arnautovic sparito, Bologna si interroga© ANSA
Claudio Beneforti
4 min

BOLOGNA - Male, tutti male. Dai calciatori che sono andati in campo a Thiago Motta. O se preferite, da Thiago Motta ai calciatori che sono andati in campo con la testa sbagliata. E qui va fatto un discorso chiaro: se per quella che è la sua infinita coerenza Thiago Motta ha deciso di confermare quelli che avevano vinto a Genova contro la Sampdoria e poi contro l’Inter no, non gli si può e non gli si deve dare torto neanche con il senno del poi, nononostante (appunto) quel primo tempo anonimo e impalpabile. Altro punto: non è attaccabile neanche per la strategia tattica che aveva preparato per contrapporsi al Torino, volendo portarlo su un terreno che non è il suo, e cioè aspettandolo per non dargli né la profondità né la possibilità di rubare alta la palla e ripartire. E così è successo, il punto è che i suoi calciatori hanno commesso troppi errori tecnici, sbagliando anche gli appoggi e i disimpegni più facili. Il Bologna ha sbagliato l’atteggiamento? E’ stato troppo timido? Forse sia l’uno che l’altro.

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Sbagliata la gestione

Gli errori di Motta diventano molto evidenti nel secondo tempo, perché quando il campo ti dice che le tue scelte non hanno dato buoni risultati è d’obbligo che tu debba cambiare il copione. E Thiago non lo ha fatto. Aggiungiamo noi, essendo un tema legato all’altro: l’allenatore del Bologna è stato molto bravo nella gestione dell’emergenza, nelle settimane in cui ha dovuto convivere con tanti infortuni sia in difesa che in attacco, ma ora che li ha piano piano ritrovati ecco che dovrà essere altrettanto bravo nella gestione dell’intero organico. Andiamo avanti: dopo aver visto che con un centravanti vero, Zirkzee, e con Barrow dirottato a sinistra, il Bologna è cresciuto, per quali motivi hon ha fatto altre sostituzioni? Non cambiare poteva avere un senso contro l’Inter considerato che la squadra stava giocando bene, ma come è possibile far morire una partita carica di affanni con tre cambi ancora da fare. E c’è di più: come puoi non far neanche scaldare quello che per il Bologna è un autentico valore aggiunto come Marko Arnautovic, che messaggio gli invii, cosa vuoi dimostrargli. Perché se non è pronto sul piano fisico è un conto, ma se è pronto per sua stessa ammissione, una ventina di minuti devi darglieli per forza.

Arnautovic

Immaginiamo che Arnautovic non abbia gradito per niente queste decisioni di Thiago Motta, al limite (ma molto al limite) può essere passato sopra al fatto che gli è stato preferito Zirkzee come primo cambio, ma che non gli sia stato chiesto di giocare nemmeno uno spezzone di partita con il Bologna in svantaggio non esiste (e in parte questo discorso vale anche per Medel), almeno secondo noi non c’è una giustificazione che sia una per Motta. Che resta bravo, sia chiaro, ma che al tempo stesso deve trovare una maggiore elasticità nelle sue scelte. E a questo punto sarà importante anche il lavoro diplomatico sia di Giovanni Sartori che di Marco Di Vaio, perché a Thiago Motta e ad Arnautovic serviranno intelligenza e buon senso da questo momento in poi, prima per dimenticare quello che è stato poi per ricominciare daccapo, come se niente fosse accaduto. Perché è inutile nasconderlo, conoscendo quelli che sono i loro caratteri, se l’andazzo dovesse continuare, il rischio di una rottura non andrebbe del tutto escluso. Dopo aver sottolineato come Arnautovic resti l’unico calciatore del Bologna in grado di poter fare la differenza. Anche Joey Saputo è rimasto molto deluso dopo Torino, pare che si sia arrabbiato molto.


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