BOLOGNA - I grandi traguardi richiedono lunghi percorsi. Ce n'è voluto di tempo. Un po' più dell'auspicabile, ma adesso il Bologna ha trovato una sua dimensione. É una dimensione da trasferta, dove i gol festeggiati lontano dallo stadio Dall'Ara valgono il peso di una nuova Champions League. Sono già 15 in 9 partite quelli segnati dai rossoblù fuori casa. Un peso specifico enorme, che sta proiettando la squadra di Italiano di nuovo verso l'Europa. Fare gol è difficile, farlo in trasferta lo è ancora di più, eppure Orsolini e compagni ci riescono più facilmente. Gli unici due viaggi da cui il Bologna è tornato senza aver segnato sono quelli di Napoli e di Roma contro la Lazio. Negli altri è sempre rientrato a casa dopo aver segnato due o più gol.
Bologna, quarto attacco lontano da casa
Nell’esasperazione di un campionato sempre più tattico, più fisico, più veloce, riuscire a capitalizzare la mole di gioco lontano dal proprio campo non è una questione da poco. Italiano ci ha lavorato già dal ritiro di Valles, dove rimbombavano le sue urla, i suoi richiami. Ed ora quello rossoblù è il quarto attacco, al pari di quello della Lazio, per media gol in trasferta: 1,66. Meglio, finora, han saputo fare solo l'Inter che vola con 3 gol di media fuori casa, l'Atalanta che ne ha segnati mediamente 1,88 e la Juventus che ne ha fatti 1,87 a partita. Poi c'è il Bologna mordi e fuggi. In questi mesi l'allenatore dei rossoblù ha insistito sul possesso palla, sull'aggressività, sulla pressione alta, sull'attacco della profondità e anche sulle conclusioni a rete, uno degli aspetti su cui ad inizio stagione il Bologna faticava. Castro si accendeva ad intermittenza, Orsolini alternava guizzi, pochi, a momenti di stanca, Ndoye sbagliava l'impossibile e poi Dallinga era l'oggetto misterioso, come lo è rimasto per buona parte di questo inizio di campionato. Ora si sono sbloccati un po' tutti. Il battagliero centravanti argentino il suo primo gol lo ha fatto a Como, poi si è ripetuto, immediatamente, ancora in trasferta, stavolta, a Monza, contribuendo a regalare il primo successo stagionale al Bologna.
Bologna, i numeri ti premiano
Castro che ha finora realizzato 4 gol in quest'annata di serie A è il simbolo del Bologna da asporto. 3 gol, il 75%, li ha, infatti, segnati in trasferta. Anche Orsolini, il capocannoniere dei rossoblù, ha segnato 3 gol fuori casa. E forse, diventa quasi scontato, ricordare che Dallinga si è sbloccato proprio nell'ultima tappa del 2024 lontana da Bologna. É tutta la squadra che si sta dimostrando capace di punire le avversarie a domicilio. Nel terreno su cui dovrebbero sentirsi più al sicuro, più protette. Ma è lì che il Bologna è in grado di colpire. I rossoblù han festeggiato 2 gol a Como, a Monza, in casa del Genoa, del Cagliari, della Juventus e del Torino. A Roma, contro i giallorossi allenati allora ancora da Juric, ne realizzò addirittura 3. In trasferta la squadra di Vincenzo Italiano è stata capace di esaltarsi. E se non fosse stato per le due doppie rimonte subite contro Genoa e Juventus avrebbe avuto un ruolino di marcia ancora migliore. Lontano da casa il Bologna ha raccolto 15 punti, 2 in più di quelli che ha conquistato davanti al suo pubblico al Dall'Ara, vincendo 4 partite, pareggiandone 3 e perdendone solo 2. Senza dimenticare la ritrovata solidità difensiva, merito di questi risultati va ricondotto alla crescita del reparto offensivo che con il passare delle giornate è diventato più cinico. Le occasioni vengono sfruttate meglio e segnare gol con continuità è un passo importante per vincere le partite. Se in casa i rossoblù hanno segnato meno, 8 gol in 7 giornate (1,14 di media a partita), in trasferta di sono scatenati. Sono il quarto attacco, a pari merito con la Lazio, da trasferta e la risalita europea è passata anche da questo.