Al Bologna serve il vero Lucumi: il piano di recupero 

C'è bisogno della versione top del colombiano per continuare a inseguire la Champions: tutti i dettagli
Al Bologna serve il vero Lucumi: il piano di recupero 
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Claudio Beneforti 
5 min

Guardi Jhon Lucumi e pensi subito di avere a che fare con un grande difensore, perché sa fare tutto, di piede, di testa, come letture, per la rapidità, la fisicità e l’eleganza che ha, per la qualità che sempre garantisce. E non a caso gli hanno messo gli occhi addosso anche l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, un paio di squadre importanti della Premier League e in questa ultima sessione del mercato il Galatasaray, pronta a offrire al Bologna 25 milioni di euro e a far sottoscrivere al difensore colombiano un triennale da oltre 2,5 milioni netti più bonus a stagione. Ora, una volta detto che Lucumi un grande difensore lo è veramente, è legittimo sottolineare come soprattutto negli ultimi mesi abbia anche l’errore in canna. A Bologna le chiamano «lucumate», e sono figlie della superficialità (o della presunzione, se preferite) e della confidenza con le quali in certi momenti marca gli avversari. Se ricordate, tanto per evidenziare alcuni episodi più clamorosi, è accaduto nella notte delle beffe contro il Verona al Dall’Ara, con due suoi abbagli che sono costati due gol e la sconfitta, è accaduto contro il Napoli su Lukaku che ha portato al gol Anguissa, ed è accaduto domenica a Bergamo. Perché sul gol di Retegui avrebbe potuto andare sulla traiettoria del pallone messo in mezzo da Bellanova e sul gol di Pasalic ha commesso un errore da «principiante» su Retegui. 

Bologna, Lucumi ma non solo 

Sì, lasciamo perdere poi quel tacco che Lucumi si è inventato creando un altro pericolo per Ravaglia, non vi nascondiamo che in quel preciso momento abbiamo pensato che Vincenzo Italiano lo togliesse immediatamente dal campo, invece no, Italiano ha aspettato l’intervallo per sostituirlo e alla fine della partita lo ha anche difeso, informando il prossimo che nel corso della settimana era stato gestito non essendo al meglio delle condizioni fisiche. Al di là di ciò, sostenere che Lucumi sia stato l’unico colpevole della sconfitta di Bergamo sarebbe sbagliato, la verità è che ci ha messo del suo e che il resto lo hanno fatto i suoi compagni. Perché il primo errore sul gol di Retegui lo ha fatto Miranda, poi è vero che oltre a Lucumi avrebbe potuto evitare che la frittata andasse a cottura anche Ravaglia. Poi: sul traversone di Retegui dal quale è arrivato il secondo gol perché hanno dormito Beukema, Freuler, lo stesso Ravaglia? C’è chi assicura che non si aspettassero il cross di Retegui, e allora per quale motivo se lo aspettava Pasalic... Diciamo che il Bologna ha approcciato male la partita e che di conseguenza nei primi venti minuti chissà dove aveva la testa, così facciamo prima e tagliamo la testa al toro. E questo è gravissimo giocandosi il terzo posto, perché solo un illuso poteva sperare che l’Atalanta non cominciasse la partita con il sangue negli occhi avendo alle spalle 3 sconfitte di fila, due delle quali in casa. 

Insegnamento Atalanta 

Ci mancherebbe, con tutto il bendiddio che il Bologna ha costruito eccome se ci sta di perdere a Bergamo, non fosse altro che per tutte le assenze con le quali sta dovendo convivere, ma perdere perché non sei concentrato e non hai annusato il pericolo no, non è un buon segno, indica anche una mancanza di maturità per poter abitare a questi piani alti. E questo concetto vale più di tutti per Lucumi, perché per quelle che sono le sue grandi potenzialità tecniche e fisiche il difensore colombiano deve essere un’assicurazione per la vita per il Bologna e non diventare un problema, uno che a volte finisce per perdersi in un bicchier d’acqua per il fatto di andare sull’uomo con leggerezza, sentendosi forte e bravo. Il Bologna ha tutte le possibilità di agguantare ancora l’Europa ma a un patto: che a cominciare da Lucumi nessuno sbagli più né l’approccio né (almeno in parte) l’atteggiamento come è successo contro l’Atalanta. 

 


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