Maran: "Cagliari, è vietato accontentarsi"

Il tecnico: "Dobbiamo fare attenzione alla Sampdoria, con Ranieri ha trovato solidità"
Maran: "Cagliari, è vietato accontentarsi"© ANSA
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CAGLIARI - “Col Lecce abbiamo accarezzato da vicino la vittoria, c'è ancora tanta rabbia e questo è un buon segno, nonostante il risultato sia stato tutto sommato positivo". In vista della gara con la Sampdoria il tecnico del Cagliari Maran fa un passo indietro sull'ultima uscita: "Il gruppo vuole crescere, non si accontenta. Forse a Lecce non abbiamo offerto la nostra migliore prestazione, ma ci poteva stare, non è semplice esprimersi sempre al 100%. La vittoria colta ieri a Firenze dal Lecce dà ancora più valore al nostro risultato. La rabbia dev'essere uno stimolo per andare in campo domani decisi ad ottenere il massimo”.

Verso la Sampdoria

“Dovremo stare attenti. Innanzitutto la classifica della Sampdoria non è veritiera, è in pratica la stessa squadra che l'anno scorso ha sfiorato l'ingresso in Europa League; poi dall'arrivo di Ranieri ha trovato velocemente una sua solidità, ha conquistato 8 punti in 4 partite. Un avversario da prendere con le pinze, con una forte identità e che troviamo nel suo momento migliore. Con Rafael tra i pali abbiamo un portiere di grande personalità ed esperienza che ha sempre avuto un ruolo di primo pano all'interno dello spogliatoio. La partita di Coppa Italia? Inizieremo a pensarci da lunedì sera dopo la gara di campionato con la Sampdoria. Nelle ultime cinque-sei partite abbiamo cambiato il modo di giocare, può essere che gli allenatori avversari ci abbiano studiato e prendano le loro contromisure. Se vogliamo continuare a fare bene, dobbiamo andare in campo con lavoro, dedizione, cura dei dettagli e la fame della squadra che si gioca ogni settimana una finale. Possiamo superare gli accorgimenti tattici avversari cercando di mettere un impatto forte sulla partita”.

Intensità alta

“Viviamo alla giornata, procediamo a fari spenti: se siamo arrivati sin qui, lo dobbiamo a questo atteggiamento. Allo stesso tempo ci deve motivare l’ambizione, la voglia di non accontentarci e di voler sempre qualcosa di più; consapevoli che nel momento in cui caliamo di intensità, può accadere quel che è successo lunedì a Lecce”.


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