Zenga studia il Cagliari che sarà

In attesa per colpa del Coronavirus, il nuovo tecnico per ora opera su carta e computer
Zenga studia il Cagliari che sarà© ANSA
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CAGLIARI - La situazione è in continua evoluzione e tutto potrebbe accadere, ma Walter Zenga vuole stare concentrato sul pezzo per farsi trovare pronto alla ripresa delle fatiche. Il suo Cagliari è in fase di costruzione, almeno per il momento solo a tavolino, ma il neo tecnico rossoblù è tutt’altro che rassegnato a vivere alla giornata. Dopo i quattordici giorni “obbligatori” per chi arrivava da una zona a rischio come Milano, l’ex Uomo Ragno ha deciso di restare in autoisolamento nel centro sportivo alle porte del capoluogo per dare il buon esempio e rispettare le indicazioni del Governo sui comportamenti da tenere per arginare la diffusione del Coronavirus.

Avrebbe potuto, per motivi di lavoro, stabilire la sua residenza in città, nell’albergo che lo ha ospitato al suo arrivo in Sardegna due settimane fa, spostandosi quotidianamente ad Assemini per mettersi all’opera, ma ha preferito fare come tutti gli altri italiani che, salvo esigenze eccezionali, stanno vivendo nelle proprie abitazioni questo periodo di emergenza.  Niente quarantena nè prescrizioni particolari se non quelle che tutti stanno rispettando, ma con un occhio sempre attento alla sua missione: riportare il Cagliari in alto in classifica e soprattutto ridare entusiasmo ad un ambiente che, tra campionato e cronaca, sembra essersi ormai smarrito. Parte presto la giornata di lavoro di Walter Zenga che di primo mattino, subito dopo la colazione, si confronta con i suoi collaboratori più stretti. Max Canzi (il suo vice) e Giovanni Vio (il tattico di fiducia), a distanza di sicurezza a non meno di un metro, con la supervisione del DS Marcello Carli, scambiano con l’allenatore opinioni e programmi per quando la situazione di emergenza cesserà. 

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