Cagliari, Rog sceglie il sacrificio per il bene della squadra

Deve costruire, marcare e coprire le spalle a chi spinge a sinistra. Tanti oneri e lui risponde sempre
Cagliari, Rog sceglie il sacrificio per il bene della squadra© CIAMILLO
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CAGLIARI - Dieci partite tutte da titolare e giocate, come di consueto, ai massimi livelli con una sola pecca, la sfida contro la Sampdoria quando, per un esperimento da non ripetere, si è sacrificato a fare il terzo giocatore d'attacco nel 4-2-3-1 di Di Francesco. Ma il tecnico del Cagliari non può che essere soddisfatto del rendimento di Marko Rog, autentico tuttofare del centrocampo rossoblù al quale riesce a garantire quantità e qualità nelle giocate, come solo un grande campione può fare.

Lavoro di sacrificio

Marko ha tardato un po' ad entrare in forma anche perché giocando da mediano nella coppia disegnata dall'allenatore degli isolani, si è spesso dovuto preoccupare di dare una mano al terzino sinistro per evitare di lasciarlo in balia delle folate degli avversari. Rog ha coperto le spalle al suo compagno di squadra sacrificando in alcune occasioni le sue stesse prestazioni ma alla fine ha avuto sempre, o quasi, ragione lui perché la presenza del giocatore croato si è fatta sentire in ogni gara. A volte protagonista di un lavoro sporco, altre quasi un fantasma per quanto riesce a diventare invisibile seppure determinante, sa diventare letale dalla metà campo in avanti con le sue ripartenze. Quando parte palla al piede, infatti, anche se dall'esterno la sensazione è quella che stia per perdere il possesso della sfera da un momento all'altro, qualcosa di buono per il Cagliari succede. Avrebbe anche voluto segnare almeno un gol in questo primo scorcio di stagione, per dimostrare a tutti i tifosi che non è cambiato rispetto alla passata stagione, ma per il momento ha preferito restare più coperto per fare da ultimo baluardo davanti alla difesa con un lavoro di grande sacrificio.

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