Cagliari, Di Francesco: "Il Toro non merita la sua classifica, come noi"

L'allenatore rossoblù: "Ai miei chiedo più qualità e più coraggio, non solo in difesa ma anche quando attacchiamo. Spero di recuperare Nainggolan e Ceppitelli"
Cagliari, Di Francesco: "Il Toro non merita la sua classifica, come noi"© LAPRESSE
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CAGLIARI - Il Cagliari, che non vince da 15 partite di fila, domani contro il Torino proverà a dare una svolta a questa stagione così negativa. Eusebio Di Francesco ha presentato la sfida in conferenza stampa: "Coppia Simeone-Pavoletti? Tutto è possibile, per Nainggolan aspettiamo l’allenamento di stasera. Sia lui che Ceppitelli si sono allenati col gruppo, spero di recuperarli e poterli schierare entrambi. Bisogna essere ottimisti ora che abbiamo bisogno di sostegno. Vogliamo ovviamente vincere, al di là del fatto che ancora mancano tante giornate. È presto per parlare di dentro o fuori". E ancora: "Nainggolan per me è un trequartista, è un ruolo che ha sempre fatto bene in carriera. Joao Pedro è più attaccante che trequartista, è una seconda punta. Ma non èenso che i problemi si risolvano con gli uomini che metti in campo, ma sempre con lo spirito generale di squadra, questo fa la differenza. Dobbiamo osare un po’ di più”.

Con Duncan in mediana, Nandez potrebbe essere svincolato dal troppi compiti difensivi: “Potrebbe essere una alternativa a partita in corso, dipenderà anche dalle condizioni di Alfred, fermo restando che Nahitan fin qui ha giocato molto bene da mediano. Lui mi dà diverse opzioni”. Sulla sfida contro i granata: “Loro hanno appena avuto due positivi al covid, ma abbiamo visto che può accadere a tutti: io lavoro pensando ai miei. Ma dal mio punto di vista il Toro non merita questa classifica e, come noi, sta lottando in acque basse. Sono equilibrati e compatti, cercano di sfruttare soprattutto i due attaccanti: Belotti è insostituibile per loro. Sanno difendersi bene e poi ripartire con grande piglio. Loro hanno trovato più equilibrio recentemente, per questo mi aspetto una gara in costante equilibrio. Voglio vedere più qualità. Non solo in difesa, ma soprattutto quando attacchiamo e ripartiamo: dobbiamo cercare di essere più lucidi e determinati nell’ultima azione. Questa è ciò che chiedo, ma per farlo serve più coraggio”.

"Se sono ancora qui è perché credo che possiamo risollevare questa squadra. Ma non dobbiamo piangerci addosso, non parliamo più di sfortuna. Noi rappresentiamo un popolo: lo so e lo percepisco. Per me è una questione personale: voglio dimostrare che non meritiamo questa posizione, per questo lotteremo e combatteremo anche per i nostri tifosi. Klavan e Luvumbo? Entrambi arrivano da un lungo infortunio, però li valuterò dalla prossima settimana. Dei due, il primo  è certamente quello più pronto”.


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