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CAGLIARI - Avrà due settimane di tempo, Leonardo Semplici, per capire cosa ha smesso di funzionare nella difesa del suo Cagliari che sembra aver perso le misure e la giusta serenità per essere il reparto capace di far fare il salto di qualità alla squadra isolana. Tutti i problemi sembravano essere stati risolti nelle prime due gare del tecnico toscano sulla panchina rossoblù visto che sia contro il Crotone che nella gara successiva contro il Bologna, Alessio Cragno era riuscito a tenere inviolata la sua porta.
Il crollo
La buona vena di tutta la squadra e la solidità del reparto arretrato che sembrava avere in Diego Godin di nuovo quell’elemento insuperabile e capace di mettere una pezza in ogni situazione, avevano fatto gridare al miracolo perché due clean sheet consecutivi, a queste latitudini, non si vedevano da mesi. Evidentemente, però, lo slancio dell’avvicendamento alla guida tecnica, si è spento nel breve lasso di tempo dei centottanta minuti disputati dal Cagliari con Semplici al timone perché già nella trasferta di Genova, il reparto ha iniziato a scricchiolare. Ben sette, infatti, i gol incassati dalla linea difensiva isolana nelle ultime tre partite di campionato e questo ha fatto subito scattare il campanello d’allarme nello staff tecnico rossoblù.
La sosta in aiuto
La sosta, almeno da questo punto di vista, arriva nel momento migliore perché consentirà al neo allenatore e ai suoi collaboratori, di concentrare tutti gli sforzi proprio sulla linea davanti a Cragno che sembra avere di nuovo bisogno di grande aiuto. Anche perché i sette gol sono arrivati su azioni molto diverse tra loro e per questo motivo il lavoro dovrà essere ad ampio spettro, in modo da cercare di tenere più lontani possibile gli avversari dalla porta rossoblù [...]
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