Serie A Chievo, Di Carlo: «Piatek su Depaoli è kung fu»

Romairone: «Lasciateci perdere le nostre partite in pace. Fateci finire una stagione maledetta, siamo stanchi»
Serie A Chievo, Di Carlo: «Piatek su Depaoli è kung fu»© LAPRESSE
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VERONA - Non si può dire che il Chievo non sia sceso in campo combattivo contro il Milan, riuscendo anche a pareggiare con Hetemaj a fine primo tempo il vantaggio di Biglia. Alla fine, i rossoneri al Bentegodi hanno prevalso, ma a Giancarlo Romairone, direttore sportivo dei veronesi, la sconfitta non va giù: “Non è possibile che ogni settimana ci sia un episodio, oggi c'è stata una barriera a 13 metri invece che 9 metri, sul secondo c'era un fuorigioco e un fallo. Fateci perdere serenamente le nostre partite. Siamo stanchi di fare da legislatura sul VAR. Non c’è bisogno del VAR per degli episodi che sono chiari. Siamo stanchi, mancano 11 partite. C’è tanto tempo per noi, che ogni giorno dobbiamo lavorare e cercare di finire una stagione maledetta per tanti motivi. Fatecela finire. Da domani io e Di Carlo dobbiamo tirare su il morale alla squadra. Vogliamo perdere perché siamo scarsi, non per altre dinamiche. Ci tenevo a dire queste cose perché io vado a dialogare con gli arbitri, stavolta vado davanti alle tv perché ho finito le parole".

LE PAROLE DI DI CARLO - Meno furioso, ma comunque arrabbiato il tecnico dei clivensi Domenico Di Carlo, ai microfoni di Dazn: "Ho 54 anni e quei falli sono sempre stati fischiati, e quello di stasera è kung fu (a riguardo dell'episodio tra Piatek e Depaoli, ndr). Da sei partite ormai ce ne capitano di tutte i colori, il VAR lo usano come gli pare e comunque quel fallo era evidente anche senza VAR". Di Carlo prosegue: "Parto dal presupposto che siamo ultimi in classifica dall'inizio, non è facile motivare la squadra. Io provo a cambiare le maglie, ma poi ci sono questi episodi. Non parlo, altrimenti dopo si arrabbiano i vertici arbitrali. Non vogliamo niente, ma non vogliamo nemmeno tutto contro. Loro vanno a casa felici, noi andiamo a casa con una sconfitta per una barriera a 9 metri e mezzo. Sono sei settimane che succedono queste cose. Ma non voglio parlare del passato. Parlo della squadra, dobbiamo essere più sereni, calcisticamente possiamo fare meglio. I calciatori stanno onorando tutto il Chievo Calcio lottando fino alla fine".

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