Serie A, Di Carlo: «Dobbiamo giocare da Chievo»

Il tecnico clivense: «Spal? Vorranno ottenere la salvezza matematica ma proveremo a rendergli la vita difficile. Futuro? Serve un progetto per ripartire da protagonisti»
Serie A, Di Carlo: «Dobbiamo giocare da Chievo»© LAPRESSE
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VERONA - "Dovremo provare a fare il meglio possibile, ottenere punti e giocare da Chievo". Questo l'auspicio di Domenico Di Carlo alla vigilia della gara contro la Spal. "Ci saranno facce nuove - prosegue in conferenza stampa - a causa delle assenze per squalifica di Barba e Leris, a cui faccio i complimenti per il finale di stagione. Poi si è aggiunto anche Bani: ha preso una botta in allenamento e non voglio rischiarlo. Convocati? Non ci saranno Sorrentino, Djordjevic, Giaccherini e Rossettini: si alleneranno con noi ma saranno ancora out, proseguiamo con un mix tra giovani e vecchi. Il mio stato d'animo? Io sono carico come il primo giorno, adesso ancor di più visto che le responsabilità sono aumentate dal momento in cui non abbiamo raggiunto l'obiettivo. Sono mancate tante cose, ma mai l'atteggiamento". Di Carlo poi si sofferma sugli avversari: "La Spal, a cui faccio i complimenti, verrà qui per ottenere la salvezza matematica, ma noi cercheremo di rendergli la vita difficile. Loro sono un'ottima squadra, ma anche noi siamo temibili".

FUTURO - "Cosa farò? Non sono la cosa più importante, lo è il progetto che avrà il Chievo. I giovani? Karamoko nell’ultimo periodo si è allenato con noi insieme a Ndrecka: sono cresciuti molto, così come Grubac. Vignato invece è ormai  un giocatore da Serie A. Ora che è tornato dalla Nazionale è passato dal nostro ufficio di sua spontanea volontà, la prima volta non era stato così. Gli ho detto che per lui deve essere un punto di partenza, oltre a continuare a fare quello che sa senza pressioni. Ha tanti margini di miglioramento. Il silenzio della società delle ultime settimane? Penso stiano progettando il futuro e non bisogna mettergli fretta. L'importante è ripartire al meglio per fare un campionato da protagonisti - conclude Di Carlo -". 


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