Crotone, Stroppa: "Spezia? Una vittoria sarebbe decisiva"

Il tecnico: "Per noi è una finale e dobbiamo affrontarla come se lo fosse. Senza commettere ingenuità o errori. Paolo Rossi? Mi sono allenato con lui al Milan: persona straordinaria"
Crotone, Stroppa: "Spezia? Una vittoria sarebbe decisiva"© ANSA
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CROTONE - "Sfida tra neopromosse? E' stato un percorso chiaramente diverso, lo Spezia ha dimostrato in questa categoria , con un'ottima idea di gioco e coi punti, di essere dentro la zona salvezza, noi siamo un po' in ritardo. Chiaramente mi tengo le prestazioni, non ultima quella con il Napoli. Domani per noi è una partita molto, molto importante”. Lo ha dichiarato il tecnico del Crotone, Giovanni Stroppa, in vista del prossimo impegno di campionato: "Italiano già affrontato nella passata stagione? Non ho visto cambi di atteggiamento, mi attendo la solita gara dello Spezia. Mi auguro che il Crotone non commetta errori. Sono sicuro di questa: a livello caratteriale e di attenzione non possiamo e non dobbiamo sbagliare nulla. E poi mi auguro di giocare undici contro undici, a Napoli siamo stati molto penalizzati in dieci e abbiamo perso le misure. Gara decisiva? Potrebbe essere in caso di vittoria, non lo sarà se non dovessimo vincere. Permettetemi di dire una cosa banale: per noi è una finale e dobbiamo affrontarla come se lo fosse. Senza commettere ingenuità o errori tecnici e mentali. Sappiamo che se dovessimo vincere sarà una gara determinante per il nostro campionato”.

Le scelte

"Cigarini e Rispoli sono out, Benali è in forse, si allena un po' sì e un poì no: vediamo domani mattina se poterlo schierare o non utilizzarlo. Marrone da play? Abbiamo provato un sacco di cose, vediamo domani. Non conta chi gioca, ma contano cuore, determinazione, e la cattiveria giusta nel fare questa partita. Incontri ravvicinati? Sinceramente voglio pensare ad una gara per volta, la prossima è assolutamente determinante in caso di vittoria e bisogna concentrarsi esclusivamente sullo Spezia oggi".

Il ricordo di Paolo Rossi

“Ho avuto la fortuna di allenarmi praticamente un anno insieme a Paolo Rossi quando venne al Milan con Liedholm allenatore. Mi allenavo con la prima squadra a 17 anni. Sembrava di stare con una figurina, era una persona straordinaria, di una semplicità disarmante nonostante si portasse dietro gli anni della Juve, tutti i trofei vinti, e soprattutto quel Mondiale dove tutti siamo salvati in piedi per i suoi gol. Lo ricordo davvero con grandissimo affetto, mi dispiace e abbraccio la famiglia, se n'è andata una persona veramente straordinaria".


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