L’Empoli ha deciso: esonera Zanetti e fa tornare Andreazzoli

Arriva il primo esonero in Serie A, i toscani cambiano tecnico: oggi l’annuncio ufficiale
L’Empoli ha deciso: esonera Zanetti e fa tornare Andreazzoli© ANSA
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Riccardo Tofanelli
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EMPOLI - Dopo il tracollo di Roma, la svolta. L’Empoli ha deciso di esonerare Paolo Zanetti e oggi dovrebbe ufficializzare il ritorno in panchina di Aurelio Andreazzoli. Ieri n elle prime ore della mattina il presidente Corsi e il direttore Accardi si sono incontrati per fare il punto della situazione e decidere se proseguire con Zanetti in panchina o voltare pagina. Hanno deciso per il cambio immediato, anche in considerazione del fatto che poi ci sarà il turno infrasettimanale. Per buona parte del pomeriggio in pole c’era il nome di Davide Nicola ma l’ipotesi non si è concretizzata. Poi la virata decisa sul ritorno di Andreazzoli che nel 2021-22 aveva chiuso al quattordicesimo posto in classifica.

I motivi del divorzio

Non solo i risultati. A Zanetti si imputa la colpa di non aver trovato una formazione base e soprattutto un tema tattico ben preciso. Nello scorso campionato si era affidato con discreti risultati al 4-3-1-2, poi trasformato nel finale di torneo in un 4-2-3-1, ripresentano senza successo in avvio dell'attuale campionato, salvo poi virare verso un 4-3-3 per sfruttare le qualità dei molti attaccanti esterni presenti in rosa. Ma anche l'ultimo cambiamento si è rivelato poco incisivo soprattutto in zona gol. L'Empoli resta l'unica squadra delle venti di Serie A ancora a zero nella casella delle reti segnate e questo non può gravare soltanto sulle spalle di Zanetti. Le punte centrali sono due e la stagione scorsa in coppia hanno segnato sei gol in due: cinque Caputo, uno Destro. Poi è arrivata una bella salvezza e il bottino realizzato è stata incrementato grazie alle reti segnate da difensori e centrocampisti. Al momento dai reparti extra attacco non è arrivato l'aiuto sperato e per questo i conti non tornano.

Empoli, un mercato incompleto

In sede di campagna acquisti sono arrivati calciatori offensivi ma non prime punte. Tutti calciatori di buona qualità ma con poca confidenza con il gol. Dieci tra Cambiaghi (6) e Baldanzi (4); 2 per Gyasi, zero per Cancellieri. Poi c'è da aspettare Daniel Maldini (3) e magari puntare sulle qualità del ventenne Stiven Shpendi, l'unico ad avere segnato più di dieci reti la scorsa stagione (14), ma in Serie C, con il Cesena. Potrebbe essere lui la soluzione al problema d'attacco ma la scommessa da vincere è di quelle rischiose da giocare.


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