Chiesa-Fiorentina, niente rinnovo: cessione possibile ma non alla Juve

Il giorno del Ringraziamento doveva essere quello giusto per il prolungamento del contratto invece arriva la rottura. Strappo con Commisso e compagni. Il presidente, rimasto in silenzio, chiarirà la situazione. Via già a gennaio? Le ipotesi
Chiesa-Fiorentina, niente rinnovo: cessione possibile ma non alla Juve
Massimo Basile
4 min

FIRENZE - Domani doveva essere il giorno perfetto di Rocco Commisso: la nuova era del Centro sportivo, l’abbraccio con la città e, forse, l’annuncio del rinnovo del contratto a Federico Chiesa. Tutto nel primo Thanksgiving Day da passare, simbolicamente, a Firenze, con la sua nuova famiglia. Invece parte della profezia magica di Rocco è svanita alcune settimane fa quando il padre dell’attaccante, Enrico, ha fatto recapitare ai dirigenti viola il messaggio che non si sarebbe messo a discutere il rinnovo. Lui vuole portare il figlio alla Juventus, con cui ha raggiunto un accordo, a fine primavera, di cinque anni a cinque milioni netti a stagione. Federico ha compiuto lo strappo finale domenica a Verona quando, con la squadra sotto di un gol, ha comunicato di non sentirsi al cento per cento e rischiare una ricaduta, per via un problema muscolare avuto con la Nazionale. Il tecnico lo ha rimandato in panchina e ha chiamato Rachid Ghezzal. La Fiorentina ha perso il match, Chiesa l’appoggio dei compagni. Nella legge non scritta dello spogliatoio, non piace chi si tira fuori. Dopo la partita di Verona, Commisso ha comunicato che non avrebbe rilasciato il classico commento da pubblicare sul sito del club. E’ stato il segnale del non ritorno, o dell’eterno ritono alla situazione di giugno, quando Chiesa è rimasto solo un giocatore della Nazionale e non più della Fiorentina.

Chiesa, la cessione è vicina

Lui vuole la Juventus, la Champions, vuole giocare con Cristiano Ronaldo. Joe Barone e Daniele Pradè da due mesi stanno lavorano ai rinnovi dei contratti, partendo dagli italiani, da Gaetano Castrovilli a Lorenzo Venuti. Doveva esserci anche Chiesa, ma il padre ha detto no. La società, cambiando linea rispetto all’estate, è disposta a cederlo, ma solo davanti a offerte ricche e, soprattutto, concrete. Perché in estate non si è mai fatto vivo nessuno. Il padre di Chiesa aveva raggiunto un accordo con la Juve attraverso l’intermediario Fali Ramadani. Il club era rimasto nelle retrovie, facendo capire che, una volta ottenuto il via libera, avrebbe messo nell’affare giocatori come Sami Khedira e Mario Mandzukic. Commisso ha azzerato tutto. Dopo il muro contro muro estivo, chiuso ufficialmente il 2 settembre con la fine del mercato, il caso è rimasto sempre aperto. Ma non sarà la Juventus a trarne vantaggio.

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