Fiorentina, Castrovilli ormai è un leader

Con Chiesa appannato, la Viola va a caccia di nuove bandiere. il centrocampista è uno dei pochi che può trascinare la squadra fuori da una crisi nera. E domenica al Franchi ci sarà Mancini...
Fiorentina, Castrovilli ormai è un leader
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FIRENZE - Non si è arreso a Torino nonostante il risultato, migliore in campo per distacco quando il resto della squadra faticava a pervenire, ma soprattutto è stato il primo a metterci la faccia anche sui social. Gaetano Castrovilli, in un attimo, si è trasformato in garante agli occhi della città, a dispetto dei quasi 23 anni all’anagrafe. E dopo il gol al Milan, il primo in serie A della sua carriera (realizzato a San Siro), adesso punta a trovare la quarta marcatura di sempre contro l’Inter, l’altra metà di Milano, stavolta davanti al pubblico di casa. In fondo, quando ha trovato la rete, la Fiorentina non ha mai perso e l’ultimo punto che ha fatto muovere la classifica è arrivato, in rimonta, contro il Parma proprio grazie al suo guizzo in area: ora più che mai tocca a lui trasformarsi in talismano e rovesciare nuovamente la prospettiva.

Quel suo "Ci riprenderemo la nostra città con la forza di un urgano", è diventato il nuovo claim, aspettando di poter davvero brindare ad una vittoria che manca ormai da quasi 40 giorni. Spera di essere lui il principe in grado di spezzare la maledizione con cui la Fiorentina sta facendo i conti da quattro partire consecutive a questa parte (con altrettanti ko) e non intende perdere tempo. Non si è mai lasciato distrarre nemmeno degli occhi attenti degli osservatori di mercato che già da inizio stagione, quando Montella ha deciso di lanciarlo sul palcoscenico del calcio che conta, gli si sono posati addosso. Ha pensato piuttosto ad alzare ogni volta l’asticella, attento a non sprecare mai opportunità, concentrandosi unicamente sul confermare le impressioni positive che lo hanno catapultato dritto nella Nazionale di Mancini. Possibile anzi che a Firenze, domenica sera, ci sia pure lui, il ct che deve ultimare la lista di coloro che voleranno al prossimo Europeo e al quale il ragazzo di Canosa sogna di mandare il messaggio più concreto. 

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