Amrabat-Castrovilli, una marcia in più per la Fiorentina

Iachini ha a disposizione due dei migliori centrocampisti della Serie A, ma finora hanno brillato poco: manca ancora sintonia
Amrabat-Castrovilli, una marcia in più per la Fiorentina
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FIRENZE - Centrocampo a tre con il vertice basso e invece sarebbe meglio il centrocampo a due, regista sì regista no, interni ed esterni: diciamocelo, definizioni. In un contesto tattico che ha la sua importanza, ovviamente, ma la verità vera è che lì nel mezzo dove c’è la spina dorsale di una squadra e dove si vincono le partite, ciò che conta è la qualità. Meglio ancora se abbinata alla quantità, cioè a forza e corsa. E la Fiorentina, sotto questo profilo, con Amrabat e Castrovilli ha due autentici diamanti. Grandi e preziosi. Adesso che la ripresa del campionato metterà la formazione di Iachini davanti al primo bivio della stagione, toccherà (anche) a loro prendere per mano i compagni e trasportarli verso lidi di classifica più consoni alle ambizioni di tutti dentro al club del presidente Commisso.

Valore aggiunto

Prendiamo Sofyan Amrabat. Non possono bastare due partite così così (contro il Torino era squalificato) a rimettere tutto in discussione trasformando gli elogi per uno degli acquisti più azzeccati e invidiati in tanti, troppi dubbi. Si fa un gran parlare del ruolo e che il marocchino non sia un regista nell’accezione classica del termine è acclarato. Ma in questo calcio moderno dove l’accezione classica è spesso un dettaglio, non è fuori luogo a dettare le regole del gioco proprio perché le “regole” sono cambiate. E poi non corrisponde nemmeno a realtà che Amrabat sia privo di geometrie e passaggio smarcante: certo, le caratteristiche principali sono altre, ma già recuperare palloni per dare il via alla manovra sono due componenti fondamentali in un playmaker dei giorni nostri.

Dieci per davvero

Prendiamo Gaetano Castrovilli (nuove confortanti dal centro sportivo per il recupero dal problema che gli ha impedito di rispondere alla chiamata di Mancini). Nel talento pugliese ci sono i cromosomi che fanno di un centrocampista moderno un eccellente centrocampista moderno, quello che recupera e inventa, che dà profondità, che ha intuizioni geniali. E la scelta del numero 10 sulla schiena è un segnale preciso della [...]

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