Fiorentina, Castrovilli: "Dura stare fuori. Rosico per non aver ancora segnato"

Il centrocampista ringrazia Vincenzo Italiano e torna sull'infortunio rimediato contro il Genoa: "Non riuscivo a stare fermo, facevo su e giù per le scale"
Fiorentina, Castrovilli: "Dura stare fuori. Rosico per non aver ancora segnato"
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FIRENZE - L'inizio di stagione di Gaetano Castrovilli è stato condizionato dall'infortunio rimediato nel match contro il Genoa. Il centrocampista della Fiorentina, però, è tornato a disposizione del tecnico Vincenzo Italiano ed è pronto per la partita della prossima settimana dopo lo stop per le nazionali: "Contro il Milan sarà una partita difficile. Ma ora tocca fare un salto di qualità, anche contro le grandi squadre dobbiamo iniziare a fare risultato". Ai canali ufficiali della Fiorentina, il centrocampista pugliese classe '97 parla anche di Vincenzo Italiano: "Lo reputo un grande mister che farà tanta strada perché ti sprona a dare il massimo e spronandoti ti fa migliorare. Lo ringrazio perché mi ha fatto uscire prima del previsto da questo periodo un po' difficile. Ogni fine allenamento si ferma insieme a me, calciamo in porta: mi vuole più concreto e anche io vorrei esserlo perché mi fa 'rosicare' il fatto che non ho ancora segnato, spero che la prossima sia quella buona".

Castrovilli torna sull'infortunio

"So cosa vogliono da noi i tifosi - ha continuato Castrovilli -, e da tifoso a tifoso dico che da parte mia non mancherà mai sudore sulla maglia e farò di tutto, insieme alla squadra, per portare la Fiorentina dove è sempre stata". L'ex Cremonese torna poi a parlare del brutto trauma addominale patito lo scorso 18 settembre nella partite del Ferraris contro il Genoa che lo ha costretto al ricovero per alcuni giorni, in osservazione, all'ospedale San Martino di Genova. "Prima di tutto ringrazio la mia compagna Rachele che mi è stata vicino. È stato un mese molto difficile perché non vedevo l'ora di rientrare ma era impossibile, e le mie giornate le passavo dal divano al letto e dal letto al divano. È stata molto dura, però finalmente sono rientrato. Mi alzavo, facevo su e giù per gli scalini di casa ma non ce la facevo a stare fermo".


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