Tridente in stile Europa. La Fiorentina sa volare

Il lavoro della dirigenza e di Italiano sta dando i frutti. L'attacco fa sognare in grande
Tridente in stile Europa. La Fiorentina sa volare© Getty Images
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FIRENZE- Se un progetto ha bisogno di continue conferme, allora la Fiorentina, intesa come società, dirigenti, allenatore e giocatori, dopo la partita di domenica scorsa al Maradona ha molte certezze in più. E il riferimento non è tanto al 3-2 rifilato alla squadra di Spalletti, quanto a chi quel 3-2 l'ha confezionato: Nico Gonzalez, Ikoné, Cabral

Soldi spesi bene

La partita di Napoli ha dato nuove conferme sulla bontà dell’opera che sta portando avanti la Fiorentina, perché l'anno di “ricostruzione” per vedere dove e come intervenire è diventato l'anno di un obiettivo possibile.dicono i numeri: 23 punti in più rispetto allo scorso campionato. E tutto è iniziato, per ritornare ai magnifici tre, un'estate fa, quando il club viola è andato in Germania a prendere Nico Gonzalez per una cifra non lontana dai ventisette milioni bonus compresi, così da sistemare il primo tassello del mosaico. E non solo perché l'argentino rappresenta l'acquisto più oneroso nella storia dei viola: i naturali alti e bassi di rendimento non hanno modificato né la considerazione e né tanto meno l'idea che Gonzalez potesse essere uno dei punti di riferimento della Fiorentina per tanti anni, ma intanto la stagione proseguiva e il mercato di gennaio ha riservato un piccolo grande ribaltone, che i dirigenti hanno sfruttato con merito per accelerare, sempre potendo contare sull'allenatore “ideale”. Il colpo a sorpresa è stato senz'altro Jonathan Ikoné dal Lilla. Quattordici milioni la spesa, non esigua, ma con tutta l'aria di essere un ottimo investimento. In quei giorni è arrivato anche Piatek a Firenze, in prestito dall'Hertha Berlino, e poi c'è stata la scossa che ha elettrizzato Firenze: Vlahovic alla Juventus, eppure in qualche maniera il progetto in atto ha preso una direzione decisa proprio in quel momento. La Fiorentina ha quindi puntato su Arthur Cabral, affidando al brasiliano ex Basilea il compito di essere il dopo Vlahovic. Subito no, prima possibile sì, e l'accelerazione gliel'ha impressa l'identità e la mentalità trasmesse da Vincenzo Italiano alla squadra, elementi che hanno consentito di sopperire alla partenza del serbo grazie al rendimento dei singoli in un sistema di gioco efficace. Piatek compreso, decisivo specie tra gennaio e febbraio. Così il progetto è andato avanti di allenamento in allenamento, di partita in partita. Fino a domenica scorsa: Napoli-Fiorentina 2-3, gol di Nico Gonzalez, Ikoné, Cabral. Il tridente per l'Europa al posto giusto nel momento giusto.


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