Fiorentina, Italiano ci prova: "Milenkovic resti con noi"

L'allenatore non fa giri di parole: "Mi auguro che sia ancora un nostro calciatore al termine dell'estate. Lavorare su altri nel suo stesso ruolo presupporrebbe tempo, volontà e tante altre cose..."
Fiorentina, Italiano ci prova: "Milenkovic resti con noi"© Getty Images
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MOENA - Abbozza un mezzo sorriso Vincenzo Italiano, a conclusione di un ritiro estivo che ha regalato tante note positive alla Fiorentina 2.0 che il tecnico sta continuando a plasmare con precisione certosina. I nuovi arrivati dal mercato si stanno lentamente calando nella nuova realtà viola e il clima attorno alla squadra, a Moena così come a Firenze, è sempre più effervescente. Segno che il progetto sta procedendo per il verso giusto e che ci sono tutti i presupposti, in attesa degli ultimi colpi in entrata, per replicare la stagione appena mandata in archivio. C’è però un tarlo che da qualche settimana sta assillando la mente dell’allenatore ed è quello relativo al futuro di Nikola Milenkovic, sul quale il mister è tornato a fare chirezza: «Mi auguro che sia ancora un nostro calciatore al termine dell'estate» ha spiegato senza troppi giri di parole: «Se c’è un giocatore che fino ad oggi è riuscito a fare a pieno quello che chiedo a tutta la squadra questo è Nikola: ha cambiato totalmente il suo pensiero e l’approccio alle partite».

Determinanti

La volontà dunque è molto chiara: il serbo, nella mente del tecnico, deve rappresentare ancora una delle colonne portanti in vista della prossima stagione, che si annuncia particolarmente ricca di impegni in virtù l’appuntamento con l’Europa ormai alle porte: «Lavorare su altri calciatori nello stesso ruolo di Milenkovic presupporrebbe tempo, volontà e tante altre cose. Stiamo parlando di un giocatore di livello altissimo che andrà a fare il Mondiale e che ci fa molto comodo» ha chiarito il mister, che poi ha voluto dire la sua anche su Luka Jovic, apparso in leggero calo fisico dopo un inizio di ritiro in cui il serbo aveva stupito tutti con sette reti nelle prime tre uscite: «Nessuna sorpresa, continuerà ad avere questi alti e bassi perché deve entrare ancora nel ritmo-partita: Luka le qualità ce le ha tutte e queste non si dimenticano. Per questo cercheremo di portarlo a reggere ritmi alti e a quel punto starà a lui provare ad essere determinante».

Maggiore precisione

L’occasione, a suggello della fase di lavoro in Trentino, è stata utile anche per fare un bilancio su altri singoli della Fiorentina: dal regista in pectore Amrabat («Dovevamo solo cambiargli qualche convinzione e certezza e sono contento di quello che siamo riusciti a fare con lui»), passando per l’osservato speciale Zurkowski («Non dovevo certo scoprirlo io ma purtroppo si è fatto male e ha giocato con il dolore. Svolgerà anche la seconda parte del ritiro con noi, visto che ha le qualità per stare in più sistemi di gioco: lo valuteremo e poi prenderemo una decisione definitiva») fino ad Ikoné, che nelle ultime due uscite amichevoli ha palesato ancora troppi difetti di freddezza al momento della conclusione in porta: «Deve fare in tutte le partite quello che ha fatto con la Triestina. Ma oltre a garantire fantasia e superiorità numerica, serve che impari a buttarla dentro. Gli esterni devono essere sempre vogliosi di determinare. L’obiettivo è arrivare lì, in area di rigore, poi però bisogna dar valore a ciò che si crea».

Tutta mentalità

Il lavoro dunque è solo a metà visto che presto inizierà la seconda fase di preparazione e i dettagli da limare sono ancora tanti. Su questo Italiano è stato molto chiaro: «Vogliamo migliorare in tutto, anche nella mentalità: possiamo dare di più» ha spiegato il tecnico: «Bisogna avere sempre il furore della squadra che non vuole mettere in pericolo le partite, com’è invece successo alcune volte lo scorso anno nei finali di gara». Il guanto di sfida è lanciato.


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