Fiorentina-Ikoné, al via la fase due: quella del riscatto

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Fiorentina-Ikoné, al via la fase due: quella del riscatto© SESTINI MASSIMO
Francesco Gensini
4 min

Senza i sette Nazionali (Barak con la Repubblica Ceca, Nico Gonzalez con l’Argentina, Kouame con la Costa d’Avorio, Terzic e Jovic con la Serbia, Zurkowski con la Polonia e Amrabat con il Marocco) e con le attenzioni puntate addosso agli infortunati (Gollini a posto dopo il problema che si è portato dietro da Istanbul, Milenkovic ancora a parte ma l’obiettivo rimane il rientro contro l’Atalanta a un mese esatto dall’infortunio all’adduttore subìto contro la Juventus, mentre per Dodo ci vuole ancora pazienza fino a metà ottobre sempre che il nuovo controllo fissato a breve confermi i tempi), la Fiorentina di Vincenzo Italiano ha ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio e lo ha fatto al Centro Tecnico Federale di Coverciano per la momentanea impraticabilità dei campi del centro sportivo a causa dei lavori di manutenzione.

Crisi aperta

E tra i calciatori comunque a disposizione del tecnico siciliano c’è ad esempio Jonathan Ikoné, che domenica scorsa ha riacceso i riflettori su di sé, ma stavolta per meritarsi apprezzamenti e elogi finalmente in controtendenza con le prestazioni del passato recente e meno recente. Una prova di carattere e di determinazione apprezzata dallo stesso Italiano che ha sempre sottolineato le qualità tecniche e atletiche del francese, qualità poi non espresse o espresse raramente dall’ex Lille e con errori spesso clamorosi in zona-gol. E la nuova stagione che avrebbe dovuto rappresentare il riscatto per Ikoné dopo i cinque mesi con molte ombre e poche luci al suo primo anno di Fiorentina da gennaio a maggio, si è aperta viceversa confermando il trend negativo con due episodi significativi: i fischi che hanno accompagnato la sostituzione del numero 11 al Franchi durante Fiorentina-Rfs Riga e la settimana dopo la prova davvero deficitaria a Istanbul macchiata infine da un’espulsione evitabile ed incomprensibile.

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Fine tunnel

Ma l’attaccante transalpino ha in Italiano un grande alleato e dimostrazione ne sia che l’allenatore viola non ha avuto dubbi a confermargli la fiducia domenica scorsa ad appena tre giorni dalla partita-incubo con il Basaksehir. Occasione clamorosa da non fallire e Ikoné non l’ha fallita, giocando una buona ora contro il Verona per iniziative e spunti personali, impreziosendola soprattutto con il gol che ha aperto la strada alla vittoria per la Fiorentina. Il segnale è stato quello buono: l’Atalanta e la Lazio a seguire (salterà gli Hearts nel mezzo appunto per squalifica) diranno se l'esterno è uscito dal tunnel.


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