La Fiorentina si scuote: cambiano le gerarchie

Italiano è sempre stato attento a creare sana competizione. Ma dopo 11 gare tra coppe e campionato alcuni posti da titolare hanno trovato un padrone: ecco i promossi
La Fiorentina si scuote: cambiano le gerarchie© d
Ilaria Masini
4 min

FIRENZE - Up and down, cambiano le gerarchie. Dopo le prime 11 partite, fra campionato e Conference League, è già tempo di primi verdetti, nonostante che Vincenzo Italiano sia un grande sostenitore della turnazione equilibrata. Eppure alcune scelte mostrano graduatorie diverse, anche in base a condizione fisica, infortuni e forma atletica.  

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Viola all’attacco

Dopo una perfetta alternanza in attacco fra Jovic e Cabral nelle prime uscite, il colpo di scena è arrivato domenica scorsa quando Kouame ha sparigliato le carte. Ed è una soluzione che l’allenatore della Fiorentina potrebbe riproporre anche in futuro, considerando le caratteristiche all’avversario di turno, ma soprattutto in base alle risposte che saranno in grado di dare i due centravanti. Il serbo e il brasiliano devono svegliarsi e Italiano lo ha ribadito pure a Coverciano giovedì scorso mentre ritirava il premio Nereo Rocco. I dolori del giovane Jovic fra l’altro sembrano già alle spalle, visto che ieri si è allenato regolarmente con la Serbia e al suo ritorno a Firenze, il tecnico viola aspetta di vedere tutta la fame dell’attaccante per riprendersi al più presto il posto dal primo minuto. Sugli esterni Gonzalez è in pole, dopo aver messo alle spalle la tallonite, mentre Saponara sembra più indietro nelle gerarchie. Sottil ha iniziato benissimo ma può fare ancora uno scatto mentre Ikoné, dopo un inizio disastroso, ha segnato contro il Verona e dovrebbe dare continuità alle prestazioni per entrare nelle grazie dei tifosi.  

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Titolari del centrocampo

A centrocampo Barak, ultimo arrivato in ordine di tempo, ha scavalcato tutte le preferenze, diventando un insostituibile. Dalla sfida contro il Napoli in poi in serie A le ha giocate tutte dall’inizio. Con l’Hellas è stato anche fondamentale spostato in avanti nello scacchiere e potrebbe essere una soluzione da ripetere. Amrabat è il play titolare e Mandragora l’alternativa anche se nell’ultima gara per la prima volta i due hanno convissuto con buoni risultati. Bonaventura è un altro “prescelto” mentre Maleh, Duncan e Zurkowski si alternano, con quest’ultimo fanalino di coda nel minutaggio. Benassi è proprio rimasto fuori dalla lista.  

Reparto arretrato

In difesa Biraghi non teme la concorrenza di Terzic, mentre dall’altra parte Venuti ha sostituito Dodo che doveva essere la prima scelta, ma è infortunato. Interessante potrebbe diventare il duello fra Igor e Quarta perché il brasiliano ha iniziato benissimo, ma poi è calato mentre l’argentino contro il Verona ha fatto un’ottima prestazione, da migliore in campo. Appena Milenkovic sarà rientrato dall’infortunio, Italiano dovrà scegliere chi affiancare di volta in volta al serbo. In porta Terracciano e Gollini, partiti quasi alla pari all’inizio della stagione, vedono il primo in vantaggio. Per di più adesso l’ex Atalanta è anche infortunato, tanto che ieri si è allenato a parte rispetto al resto del gruppo, ma anche in precedenza la sensazione era che “San Pietro” godesse di maggior fiducia. Sul giudizio generale per Gollini pesa fra l’altro l’errore di Istanbul. 


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