FIRENZE - Si conoscerà forse già questo pomeriggio l’entità dell’infortunio occorso a Luka Jovic nei minuti iniziali della sfida contro il Lecce. La Fiorentina, dopo una giornata di riposo che Vincenzo Italiano ha concesso alla squadra all’indomani del pari racimolato in Salento, tornerà al lavoro alle 16 e sarà allora che lo staff medico esaminerà con attenzione la problematica fisica (probabilmente un guaio al bicipite femorale) che ha messo ko il serbo dopo appena 5’ di gioco. In casa viola le bocche sono cucite (del resto novità è difficile che ce ne possano essere senza approfondimenti) e nessuno al momento è in grado di pronosticare quanto la punta sarà costretta a stare ai box: «Spero che si sia fermato in tempo» è stato l’unico commento che il tecnico ha proferito sul conto della punta nel post-gara.
Dubbio Mondiale
La notizia dello stop di Jovic ha fatto presto breccia in Serbia, dove l’ex Real è monitorato in virtù della sua imminente convocazione per il Mondiale in Qatar con la Nazionale di Stojkovic. E alla luce del suo recente auto-forfait nella sfida contro il Verona (quando il numero 7 chiese di non entrare) l’allerta è subito scattata, a meno di un mese dalla sosta del campionato. Difficile in ogni caso che con soli tre allenamenti l’attaccante possa essere disponibile per la gara di sabato contro l’Inter eppure, in attesa del responso, Italiano già con i nerazzurri è pronto a dare fiducia ancora a Cabral che al Via del Mare ha avuto un impatto felice in partita (due gol annullati e l’assist dell’1-1). Da capire poi se i recenti infortunati - Gollini, Maleh e Ranieri - torneranno a disposizione (sui tre c’è ottimismo) così come se Sottil da oggi riprenderà a lavorare in parte con i compagni dopo i problemi alla schiena.
Ultima chance
Quella contro la formazione di Inzaghi sarà peraltro forse l’ultima occasione in casa viola per provare a rientrare pienamente in corsa per le zone alte della classifica: l’Inter al momento occupa il gradino nel quale la Fiorentina ha terminato l’ultima stagione (7° posto) ed è distante 8 lunghezze. Solo tramite un successo, dunque, Biraghi e compagni potrebbero tornare a cullare qualche speranza di riconfermarsi come una delle sette sorelle, anche se per adesso negli scontri diretti con le prime della classe sono arrivati tre ko (contro Udinese, Atalanta e Lazio) e un pari (con il Napoli).