Scivolone Jovic: la reazione della Fiorentina

«La Viola un buon trampolino per tornare in un grande club», poi le scuse: «Risposta fraintesa, sono qui per lasciare il segno»
Andrea Giannattasio
4 min

FIRENZE - Il giallo attorno a Luka Jovic scuote ancora Firenze. Stavolta, però, non c’entrano i gol sbagliati, qualche acciacco inatteso (con conseguente poca voglia di entrare in campo) o le esultanze sopra le righe ai piedi della Curva Fiesole bensì alcune frasi dell'attaccante arrivate dai Balcani che hanno turbato l’antivigilia dell’ultima trasferta del 2022 in Conference. Ad accendere il campanello d’allarme sono bastate le parole che il serbo ha rilasciato nei giorni scorsi (il 7 ottobre, prima del match contro la Lazio) al sito ATV, dichiarazioni in cui la punta ha scelto di tracciare i suoi sogni per il futuro: «Ho deciso di venire alla Fiorentina anche se avevo offerte di club più grandi. Tutti sanno cosa ho rinunciato per venire qui da un punto di vista economico» avrebbe spiegato il calciatore, prima della strambata finale (rimossa poi dal portale balcanico): «La Fiorentina può essere un buon trampolino per ritrovare la forma e tornare in un grande club». Una frase, quest’ultima, che ha acceso il dibattito a Firenze, che si è divisa come al solito tra quanti hanno interpretato le parole di Jovic come una dimostrazione di onestà e chi invece (la maggior parte) ha evidenziato l’inopportunità e la mancanza di tempismo di simili affermazioni.

Tutto tace

Parole che se da un lato hanno indispettito i tifosi, dall’altro non sono state commentate ufficialmente dalla Fiorentina, che ha demandato al solo giocatore la possibilità di ritrattare quanto detto. Viene da chiedersi, a questo punto, se davvero la società sia stata solo spettatrice di queste esternazioni (e perché non ne sia stata messa al corrente prima) e se, contrariata, abbia poi forzato la mano con il giocatore per fargli fare un passo indietro (ipotesi, questa, più che probabile). Valutando, magari, di prendere provvedimenti in separata sede. Per il momento tutto tace, nonostante quello che ha visto protagonista il serbo sia stato l’ennesimo scivolone che ha trovato argine solo nella reazione stizzita via social del popolo viola.

Tanti sogni

Che Jovic fosse un giocatore avvezzo a fare dichiarazioni forti lo si era del resto intuito già quest'estate, nel giorno della presentazione. Quella volta la punta parlò di «obiettivo quinto posto» per la Fiorentina e addirittura del sogno di raggiungere «quota 30 reti» (target poi smentito nel corso di un’intervista a settembre). Resta il fatto che il momento che l’ex Real sta vivendo è positivo (cinque reti nelle ultime sette gare) e la sensazione è che, al di là del palo a La Spezia e le polemiche dopo l'esultanza con l’Inter (per la quale domenica ha chiesto scusa con un applauso sotto la curva ospiti dopo il riscaldamento) l’attaccante sia sempre più un punto di riferimento per il gioco di Italiano.

La smentita

Sul tema tuttavia il giocatore, tramite il suo entourage in patria, ha voluto poi far pervenire una rettifica: «Mi scuso se la mia risposta è stata fraintesa. Alla Fiorentina sto bene, non ricordo di essere mai stato più felice» ha fatto presente Jovic: «Sui miei progetti posso dire che continuerò a dare il massimo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per questa stagione, sperando di poter lasciare il segno. La Fiorentina è un grande club, dove hanno giocato alcuni dei nomi più importanti della storia del calcio. Mi piacerebbe che il mio nome facesse parte di quella lista e spero che, scendendo in campo, possa meritarmi il rispetto che nutro per questa maglia».


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