Caso Fiorentina, avanza Kouame: può sorpassare Jovic

Comincia a serpeggiare una certa preoccupazione dopo il ciclo di amichevoli in cui non sono arrivati gol dai titolari del reparto. E allora potrebbero farsi largo nuove soluzioni
Caso Fiorentina, avanza Kouame: può sorpassare Jovic© Getty Images
Francesco Gensini
3 min

Amichevoli? Appunto. Il fatto che né Jovic e né soprattutto Cabral siano riusciti a segnare almeno un gol in queste partite dicembrine in cui il risultato nulla (quasi nulla) contava e che la Fiorentina ha disputato in preparazione al nuovo inizio di campionato, non sposta di un centimetro la questione e non attenua quel senso di dubbio misto a malcelata preoccupazione (relativamente alla vicenda in oggetto) che sta accompagnando la squadra viola proprio alla ripresa della stagione. Avversari affrontati, gioco espresso dalla squadra viola, numero di reti all’attivo: c’erano mille e un motivo perché l’attaccante serbo e l’ex Basilea si prendessero la scena in queste settimane e siccome così non è stato è una valutazione in più da fare anche in chiave mercato.

Re Artù senza chiave

Ricapitolando i numeri per mettere la cornice sempre alla succitata questione: dall’Arezzo al Lugano, la Fiorentina ha giocato sette gare (due da sessanta minuti nell’International Cup a Bucarest) conquistando sei vittorie e un pareggio, con ventisette gol da quindici marcatori differenti. Quindici: e dentro non ci sono né Jovic e né, soprattutto, Arthur Cabral che tra i tanti motivi aveva e ha quello di recuperare terreno e credito nelle gerarchie che sono a favore dell’ex Real, ma di sicuro le amichevoli non le ha sfruttate pur mettendo insieme sei presenze (solo panchina mercoledì con gli svizzeri) per 301 minuti complessivi. Non pochi, eppure non sufficienti per lasciare un segno e dare un segnale. Consueto grande impegno (che mai nessuno gli ha negato e non potrebbe essere diversamente), consueti tentativi da più posizioni, ma esito non soddisfacente per lui e per Vincenzo Italiano, a sua volta fiducioso di vedere un’altra concretezza proprio per recuperare le certezze che nei tre mesi di stagione in archivio sono venute abbastanza a mancare. Salvo sporadici episodi in controtendenza.

Da Kouame al mercato

I minuti giocati nel caso di Jovic sono stati molti meno, esattamente 124 tra Bastia, Monaco e Lugano, perché in precedenza c’erano stati il Mondiale e le vacanze a seguire, ma si parla pur sempre di un paio di ore di gioco: niente neanche per l’ex Real Madrid, con unico guizzo la rete (bella) annullata in Corsica per fuorigioco. Magari aveva meno da dimostrare rispetto a Cabral (magari), ma male non gli avrebbe fatto se avesse aggiunto qualcuna di quelle certezze che non bastano mai al tecnico viola: invece, proprio nella partita col Lugano, Italiano una volta sostituito Jovic ha piazzato Kouame a fare il centravanti. Forse vuol dire qualcosa (ricordando che a dispetto delle qualità che fanno dell’ivoriano un’ala da campo aperto e non una punta di riferimento nel mezzo), forse no, ma le amichevoli sono fatte apposta per provare e l’ivoriano centravanti - come lo è già stato in campionato a cavallo tra settembre e ottobre in un paio d’occasioni da titolare contro Verona e Atalanta nel periodo in cui Jovic e Cabral facevano ancora più fatica - è un piccolo indizio. Che possano cambiare le strategie di mercato per il centravanti?


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