Fiorentina, le tre mosse per la missione Europa

Cabral-Dodo-Mandragora, da oggetti misteriosi a veri trascinatori. L'adozione del 4-2-3-1 e la solidità difensiva: la viola è in volo
Fiorentina, le tre mosse per la missione Europa© ANSA
Andrea Giannattasio
3 min

Avrà ancora il cuore spaccato a metà dopo il successo sul Lecce, Vincenzo Italiano. Sa bene il tecnico viola che la sosta del campionato è arrivata proprio al culmine di un periodo in cui la Fiorentina era arrivata a giocare in media una partita ogni tre giorni e ormai le forze iniziavano a mancare (il successo rocambolesco con i salentini ne è forse la riprova più fedele). Eppure l’allenatore, da un certo punto di vista, sta ancora recriminando per aver dovuto fare i conti con uno stop che ha interrotto non solo la sua miglior striscia positiva da quando siede sulla panchina viola (sette successi di fila, di cui quattro in campionato) ma anche il periodo più vittorioso dell’era Commisso, che mai era riuscito a godersi così tanti successi in sequenza. Un rammarico non da poco che tuttavia, a posteriori, ha permesso alla squadra di voltarsi alle spalle ed esaminare gli evidenti progressi che in appena un mese Biraghi e compagni hanno portato a termine. 

Che rimonta

La classifica di Serie A oggi racconta tutt’altro (ovvero che la Fiorentina è più che mai in lotta per l'Europa) eppure solo quattro settimane fa l’orlo del baratro sembrava dietro l’angolo. Figurato, ovviamente, visto che la zona calda è sempre rimasta a distanza di sicurezza, tuttavia dopo la sconfitta per 1-0 maturata contro la Juventus alla 22ª giornata la sola idea di provare ancora a lottare per il settimo posto in riva all’Arno sembrava utopia: la graduatoria parlava chiaro, con i viola arenati al 14° posto (a -6 dall’Udinese) e con davanti una sfilza infinita di squadre: oltre ai friulani, c’erano anche il Torino, i bianconeri, il Monza, il Bologna, l’Empoli e il Lecce. In soli 35 giorni però tutto si è capovolto: con un pari e quattro successi di fila - solo la Lazio ha tenuto lo stesso passo negli ultimi cinque turni - i viola non solo hanno risalito cinque posizioni (adesso sono noni) ma hanno rosicchiato punti a tutte le competitor per l’ultimo posto in chiave Europa: la Juve, settima, è a sole 4 lunghezze, l’Udinese è avanti di un punto mentre Toro e Bologna (che avevano passeggiato al Franchi a inizio 2023) ora sono al pari della squadra di Italiano.

I tre fattori

Qualcuno a Firenze la starà ancora cercando eppure il tecnico, per compiere la sua metamorfosi più bella, non ha utilizzato alcuna bacchetta magica. Sono stati tre gli aspetti concreti che hanno inciso nella definitiva rinascita della Fiorentina: la contemporanea esplosione di tre degli oggetti misteriosi che fino a inizio anno nuovo avevano stentato (Cabral, che dalla doppietta al Braga ha realizzato altri cinque gol nelle successive sei gare, Dodo - diventato una garanzia sulla fascia - e Mandragora in mezzo), la solidità della difesa (che da dopo il ko con la Juventus, tra Serie A e Conference, ha subìto appena cinque gol in nove gare) e la riscoperta del 4-2-3-1 come modulo di riferimento. La miglior iniezione di fiducia a dieci giorni da un aprile che si annuncia senza sosta. 


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