Due anni senza Franchi, un autogol? No, una follia

Leggi il commento ai lavori per il nuovo stadio della Fiorentina
Due anni senza Franchi, un autogol? No, una follia© LAPRESSE
Alberto Polverosi
4 min

Fino a questo momento nel 2022-23 la Fiorentina ha giocato 42 partite, alla fine saranno come minimo 57, anche se la speranza è che la serie si prolunghi. Cinquantasette partite equamente divise fra il Franchi (una in più per la Coppa Italia) e le trasferte. Se la media resta questa, nel prossimo biennio la Fiorentina giocherà 120 partite tutte in trasferta. Questo non ha senso, non può avere senso.  

La Fiorentina cerca casa: "Il Franchi sarà inagibile per due anni"

Due anni senza casa

Due anni senza casa nel calcio sono un’eternità, una follìa, un’assurdità. Il collasso economico del club sarà pesantissimo, con inevitabili ricadute sulla squadra, ma ancora di più saranno i sacrifici chiesti ai tifosi. Due anni per rifare uno stadio con i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, soldi che la comunità dovrà restituire, soldi che avrebbe messo Commisso quando aveva chiesto ai politici di costruire uno stadio tutto suo. Progetto bocciato, nonostante che quello approvato adesso, con quel tetto che sembra un coperchio messo sopra una pentola, certo non rende giustizia al monumento storico di cui stiamo parlando. Commisso non è un benefattore, è un imprenditore, e avrebbe ottenuto i suoi vantaggi dall’investimento di 250 milioni, vantaggi che sarebbero ricaduti anche su Firenze e sulla comunità soprattutto in un periodo in cui la città era piegata dalla pandemia. Macché, nessuna sponda, anzi, il contrario, un’opposizione folle. 

Il paradosso

E siamo arrivati a questo punto, a uno stadio che si chiude per lavori per due anni. Due anni. Così la Fiorentina avrà uno dei centri sportivi più all’avanguardia d’Europa, ma perderà la sua casa. Un paradosso assoluto. Si parla di Empoli come possibile alternativa. Empoli è in provincia di Firenze, trenta chilometri di superstrada, mezz’ora in auto o mezz’ora in treno. Ma la capienza del Castellani arriva a 16.800 posti, solo gli abbonati della Fiorentina quest’anno sono 21.927. Quindi, dovrebbero rifare quanto meno le curve dello stadio di Empoli, alzarle, aumentare la capienza almeno a 25.000 posti. Vale a dire quasi il doppio di quanti ne mantiene oggi. Altra follìa. Per non parlare di Reggio Emilia, Modena, Bologna, ogni sabato o domenica una trasferta. 

Questione di guadagno

Chi scrive ha seguito la Fiorentina nella stagione ‘89-’90 nelle trasferte di Perugia quando il Franchi veniva ristrutturato per Italia ‘90. Al Curi i viola giocarono tutta la Coppa Uefa escluso il ritorno della finale con la Juventus che si giocò ad Avellino. Il disagio dei tifosi fu enorme, la perdita economica della società gravissima. Ora quel disagio si raddoppia. A Udine fu possibile ricostruire lo stadio a pezzi, senza costringere la squadra a emigrare, a Firenze no, non si può. A Firenze hanno deciso di chiudere il Franchi per due stagioni per rifarlo con i soldi della comunità, compresi quelli dei tifosi. Una beffa: mi prendi i soldi per rifare uno stadio e mi costringi a pagare ancora di più per seguire la mia squadra. Ma c’è qualcuno che ci guadagna? Certo: le tv. La gente non seguirà la Fiorentina, resterà a casa e, pagando l’abbonamento, se la vedrà sul divano del soggiorno.  

Caso nazionale

Questo non è un caso fiorentino, è un caso nazionale. Deve intervenire la Federcalcio, deve parlare la Lega, provate a dire ai romanisti e ai laziali che devono andare a vedere le loro squadre a Viterbo perché chiude l’Olimpico. Si va verso un finale amaro e beffardo. Non è stato detto e certificato dalla Soprintendenza che il Franchi è un monumento storico? Bene, allora che resti così, senza spostare un mattone, senza mettere quel coperchiaccio sulla testa delle tribune, senza spendere 250 milioni nostri, senza costringere la Fiorentina e i fiorentini a lasciare casa. Non solo, in questo modo i milioni di turisti potranno continuare ad affollare l’esterno del Franchi, quando non si gioca, per ammirare la torre di Maratona e le scale elicoidali. C’è sempre una coda infinita, perfino più che agli Uffizi. 


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