Uno stadio in caserma: Firenze si interroga

Sul tavolo spunta un’ipotesi alternativa per la Fiorentina costretta a traslocare dal Franchi: un impianto provvisorio da utilizzare a tempo come ha scelto di fare il Cagliari
Uno stadio in caserma: Firenze si interroga© LAPRESSE
Francesco Gensini
3 min

Uno stadio “provvisorio” per tenere la Fiorentina a Firenze nelle stagioni 2024-25 e 2025-2026 sarebbe la soluzione migliore, logisticamente, affettivamente, calcisticamente, economicamente, e chi più “mente” ha più ne metta che vanno tutti bene. Come ha fatto a suo tempo il Cagliari e come farà il Bologna nella gestione di un percorso che ha molti punti di contatto con quello che ci si aspetta nel capoluogo toscano. Dove però la soluzione “interna” porta solo e soltanto alla Scuola Marescialli e Brigadieri “Felice Maritano” a Castello, che ogni tanto torna a rimbalzare tra i quattro punti cardinali della città portandosi dietro però tutta una serie di problemi. 

Ostacolo costi

La Scuola Marescialli darebbe parere favorevole alla realizzazione di uno stadio che al momento non c’è, ma è un campo di gioco con pista d’atletica e tribune che possono ospitare cinquemila persone, seppur attraverso tutti i vari passaggi che dalla Regione Toscana, dove il governatore Eugenio Giani è uno dei più convinti fautori della Scuola Marescialli come casa per due anni della Fiorentina, in simbiosi con il Comune di Firenze devono poi arrivare ovviamente ai vertici dell’Arma stessa per il via libera definitivo. E l’ostacolo diventa tutto quello che occorre per far trasformare l’impianto attuale in un punto d’aggregazione qual è uno stadio, idoneo ad ospitare le partite del campionato di Serie A: capienza da quadruplicare; spogliatoi e infrastrutture interne ed esterne; ingressi e parcheggi che non vadano ad intaccare quelli esistenti; viabilità da integrare. Per un costo stimato che va dai dieci ai quindici milioni di euro. 

Tavolo aperto

Improbabile se non impossibile che quelle spese se le accolli lo Stato, impossibile e basta che lo faccia la Fiorentina dopo aver già ribadito di non voler mettere un euro nella costruzione di una struttura che non sia il nuovo stadio, a suo tempo pensato con tanto di progetti da Rocco Commisso. Quindi toccherebbe all'amministrazione guidata dal sindaco Nardella. E anche nel caso in cui si muovesse Palazzo Vecchio, i problemi rimarrebbero: tempi di realizzazione e vicinanza della pista dell’aeroporto “Vespucci” con rischi annessi e connessi. Insomma, tenere la Fiorentina a Firenze nelle stagioni 2024-25 e 2025-2026 invece che costringerla insieme ai tifosi a continui spostamenti anche per le partite “casalinghe, sarebbe la scelta migliore e più apprezzata, ma anche quella al momento più remota. E fa discutere a tutti i livelli, tant’è vero che ieri il Gruppo Consiliare della Lega in Comune si è fatto promotore di una nota, in cui invita il sindaco Nardella a riunire in assemblea tutte le anime del tifo viola per “scegliere dove giocare le partite della Fiorentina”. Ad ora è lontano da Firenze e dalla Toscana.


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