Fiorentina, c’è Palladino: il futuro Viola è tutto suo

Il tecnico ha già avvisato il Monza, per lui biennale più opzione: presto il summit con il manager Riso
Fiorentina, c’è Palladino: il futuro Viola è tutto suo© Getty Images
Alessandro Mita
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Non si può perdere tempo, bisogna iniziare subito. La sconfitta di Atene, la terza finale perduta in due stagioni, obbliga la Fiorentina a dare immediatamente sostanza al piano di ricostruzione. Il vertice fra Rocco Commisso (che ieri non ha viaggiato con la squadra al rientro dalla Grecia) e Vincenzo Italiano si svolgerà in questi giorni: l’allenatore del triennio 2021-2024 sta per lasciare la panchina viola, al suo posto (a meno di colpi di scena) arriverà Raffaele Palladino. Già ieri mattina da Monza le prime indiscrezioni sulla rapida risoluzione della vicenda: il tecnico biancorosso aveva preallartato Adriano Galliani a inizio settimana e ora attende solo di definire l’accordo con la Fiorentina. Un contratto biennale con opzione per una stagione in più: questa la base su cui si ragiona, da discutere alla presenza del manager del tecnico campano, Beppe Riso. La sensazione è che le tessere del mosaico possano incastrarsi all’inizio della prossima settimana, quando Italiano stringerà con il Bologna e Palladino prenderà il suo posto a Firenze. Tutto questo se non ci saranno intoppi dell’ultimo momento o capovolgimenti imprevisti. Il Monza stesso ha fretta: vuole chiarezza immediata, in modo da iniziare subito la ricerca del suo nuovo tecnico, con Alessandro Nesta in pole.

Italiano, le parole dopo Atene

Nella notte fra mercoledì e ieri, nel ventre della Agia Sophia di Atene, Italiano è stato come sempre abbottonato sul suo futuro: «In questi giorni, prima o subito dopo la gara di Bergamo, mi incontrerò con Commisso, vedremo quello che sarà il futuro mio e della Fiorentina. Bisogna individuare la crescita che può avere questo gruppo, io sono convinto che molti resteranno». E poco prima aveva spiegato: «Qui ci sono basi importanti, vanno sistemate pecche e lacune, però ci sono tanti giovani con un bagaglio di esperienza importante. La Fiorentina il prossimo anno può fare ancora strada in Europa. In due anni potevamo vincere tre finali, nessuno ci ha sovrastato o prese a pallate». Parole che potevano essere lette in due modi: un allenatore che chiede rinforzi alla sua società o un allenatore che saluta consigliando agli ex datori di lavoro cosa fare. Perché alla fine, la conclusione è stata ancora una volta la stessa di molte altre volte: «Non siamo stati concreti, eppure abbiamo contato più occasioni rispetto alla finale di Praga. È difficile da mandare giù. Molto difficile». È l’ultimo messaggio di Italiano alla Fiorentina: dentro il “sistemare le lacune” c’è il bignami di tre anni che il tecnico ha vissuto cercando di trovare soluzioni per annullare o quantomeno limare i difetti. Dalla cessione di Vlahovic a cui non ha fatto seguito l’acquisto di un vero centravanti fino alle richieste non esaudite nell’ultimo mercato invernale.

Palladino-Fiorentina, la nuova era

Adesso sta per iniziare una nuova era. Per tutti. Da tempo Palladino è in cima ai pensieri della Fiorentina. Sono stati fatti altri sondaggi, ma il tecnico del Monza è ritenuto affidabile alla luce di due anni di grande impatto alla guida dei brianzoli. I viola hanno pensato anche ad Alberto Aquilani, ad Alberto Gilardino, si sono soffermati su Marco Baroni e hanno volto lo sguardo al mercato dei tecnici stranieri. Poi hanno accentuato i contatti con Palladino e ora ci sono le basi per chiudere.


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