Gudmundssn titolare?
Se questo accadrà lo sapremo soltanto alla comunicazione delle formazioni ufficiali: difficile, ma non impossibile. Difficile perché da zero a tutto è modalità che di solito gli allenatori scartano per ovvie e comprensibili ragioni, anzi la rifiutano proprio. Da zero minuti a titolare, per intendersi, come sarebbe per l’attaccante ex Genoa che domani entrerà per la prima volta tra i convocati del tecnico campano alla settima partita in stagione della squadra viola, e tutto è facile immaginare stia già ruotando all’ora fatidica di gioco: quella che disputerebbe Gudmundsson se alla fine Palladino gli consegnasse subito il posto accanto a Kean, per poi uscire dopo una sessantina di minuti non avendo chiaramente un’autonomia di fiato e di forza nelle gambe più lunga; oppure, viceversa, diventerebbe il momento dell’ingresso in campo per la mezz’ora finale, prove generali che visto avversario e delicatezza della gara nemmeno sarebbero tali verso il successivo impegno, a Empoli domenica 29, da affrontare senza il dubbio se e quanto gioca. Restano due giorni per fare altre verifiche, altri test, e infine decidere: e Palladino, di concerto con lo staff medico, se li prenderà tutti.
Attenti a quei due
Ovviamente Gudmundsson alle spalle di Kean, di questo Kean, stuzzica la fantasia in primis dello stesso allenatore ex Monza, ben sapendo che metterebbe tanta qualità e tante soluzioni in attacco affiancando l’islandese al centravanti arrivato in estate dalla Juventus: intanto, aggiungerebbe i quattordici gol segnati l’anno scorso da Gud con la maglia del Genoa, che non sono certo pochi. Palladino, però, non si farà ingolosire da una scelta che promette le fortune della Fiorentina se saranno limitati errori e occasioni/gol concessi in fase difensiva: la farà se ci saranno tutte le condizioni, ma proprio tutte. In altre parole, la seduta di oggi e quella di domani gli daranno la risposta. Fosse per il calciatore non ci sarebbero dubbi: ha motivazioni forti, fortissime, sente l’attesa e con essa la fiducia dell’ambiente e vuole ripagarle entrambe, tocca con mano il sostegno dei compagni, dello stesso Palladino e dei dirigenti ogni giorno al Viola Park, tutto ben riassunto dalle parole che Commisso gli ha rivolto non appena arrivato a Firenze dagli Stati Uniti. Viola be Gud? Domenica lo sapremo.
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