Pagina 2 | Fiorentina, Palladino sulla scia di Trapattoni
L'avversario
Palladino predica calma. Ha liquidato con un sorriso, nella conferenza stampa post-Pafos, l'incoraggiamento che un giornalista cipriota ha fatto a lui e ai viola nominando la parola 'scudetto'. In questo, l'ex Monza sembra il perfetto marinaio per guidare la nave in mezzo a una tempesta di entusiasmo. Sa che l'avversario è più forte e contro l'Inter di Inzaghi si è già scottato due volte la scorsa stagione (l'ultima volta a gennaio, subendo un 1-5 in Brianza). In più c'è un trend recente da invertire. Delle ultime 14 contro l'Inter, la Fiorentina ne ha vinta solo una, mentre l'ultimo successo in casa risale all'aprile 2017, un pirotecnico 5-4 con doppiette di Vecino e Babacar e rete di Astori.
L'attesa
Fuori dallo spogliatoio, c'è euforia. Da Toldo a De Gea, da Batistuta a Kean, Firenze è tornata a sognare. E a riempire uno stadio che, stavolta, non sarebbe bastato tutto a contenere l'entusiasmo della città, figuriamoci i soli 22mila posti disponibili. Tra i tifosi non si fanno proclami, ma in tanti ci credono. E il guanto di sfida è stato lanciato già giovedì sera, al triplice fischio della gara col Pafos, quando la curva ha incitato i ragazzi di Palladino in vista del big match coi nerazzurri e lanciato qualche sfottò nei confronti dei campioni d'Italia. Fino a qualche settimana fa sarebbe stato un peccato di presunzione, adesso no. Battere l'Inter per aprire una porta sull'ignoto e su sogni che, da queste parti, mancano da 25 anni.