Fiorentina, Biraghi è un caso: “Andrà via a gennaio”

Non è stato convocato per scelta tecnica. Per l’ex Inter ora c'è l'ipotesi Napoli
Niccolò Santi
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È scoppiato il caso Biraghi. Nella mattinata di ieri il terzino della Fiorentina non ha preso parte alla seduta di rifinitura per la gara contro il Lask. Poche ore dopo, in conferenza stampa, il tecnico Palladino ha rivelato che il giocatore era assente per scelta tecnica: «Cristiano non era abituato a non giocare con continuità, negli scorsi anni era il capitano e un giocatore sempre importante per il club. Quello che ha fatto in questo periodo è stato importante, quando è sceso in campo ha fatto bene. Ma ora sta trovando poco spazio, anche per un problema al polpaccio. È una scelta tecnica a va rispettata. Non aggiungo altro». Un annuncio che ha catalizzato l’attenzione generale in virtù del minutaggio ai minimi storici che Biraghi ha raccolto negli ultimi mesi a Firenze. Il suo procuratore, Mario Giuffredi, non l’ha presa assolutamente bene, tanto da dichiarare seccamente: «Biraghi se ne andrà a gennaio. E anche Parisi. Il loro capitolo a Firenze è finito». Per il primo c’è già un’ipotesi, ancora da approfondire: il Napoli, nel caso in cui Spinazzola dovesse lasciare la squadra di Conte (vuole più spazio). Tutto questo all’interno di uno scenario di mercato più ampio, visto che la Fiorentina sta pensando a Michael Folorunsho, 26 anni, centrocampista che potrebbe trasferirsi, considerando che finora ha giocato poco. L’ex Verona torna alla ribalta alla luce dell’indisponibilità di Bove, ma non solo per questo, visto che il club viola lo aveva inseguito anche la scorsa estate.

Caso Biraghi, cosa è successo

Biraghi si è trovato a fare il panchinaro dopo sei stagioni (non di fila) trascorse in maglia viola. Dal 2021 era anche diventato capitano. E giocava più di tutti. Di punto in bianco la sua posizione è stata messa - legittimamente - in dubbio, lui però ha sofferto le esclusioni continue, al punto che ha deciso di rimanere fuori dal gruppo in accordo con l’allenatore. La sua volontà è chiara: cerca spazio, e anche immediato. Così il suo agente Giuffredi non ha usato mezzi termini. Addirittura ha dichiarato che se ne andrà pure un suo altro assistito, vale a dire Parisi. La sensazione è che il riferimento all’ex Empoli sia stato più che altro strategico, per smuovere le acque. Anche perché il classe 2000 non ha mai dato l’impressione di volersene andare. Sta bene a Firenze, e lo dimostra con i fatti. In più c'è un elemento da non trascurare: il suo contratto scadrà nel 2028, quindi ha ancora tre anni e mezzo di accordo con la Fiorentina.

Fiorentina, le prime mosse in uscita

Diversa è la situazione dell'ex Inter, trentaduenne e con il contratto in scadenza nel 2026. Nei mesi scorsi era anche emerso l'interesse di alcuni club turchi, soprattutto il Fenerbahce di Mourinho. Di sicuro è più facile che a gennaio parta Biraghi che non Parisi, per quanto quest'ultimo vantasse (e vanti) il gradimento della Juventus che lo aveva trattato con l'Empoli prima che approdasse a Firenze. Da parte sua, la Fiorentina non ha preso alcuna decisione in questo momento: né su Biraghi, né su Parisi. La squadra pensa alla partita di oggi contro il Lask e al grande cammino che sta facendo in campionato. Dopodiché la dirigenza viola è al lavoro per cercare una soluzione che accontenti sia Biraghi che Palladino, perché a questo punto sembra controproducente andare avanti a oltranza quando le posizioni sono più chiare che mai. Senza dubbio ora si conoscono le prime mosse in uscita della Fiorentina quando il mercato invernale aprirà i battenti.


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