Morte Pin, uno scenario terribile: denuncia per omicidio 

L'ex moglie si attiva in tribunale per richiedere un supplemento di indagini per l'ex calciatore scomparso: tutti i dettagli
Alessio Di Nardo

FIRENZE - A quattro giorni dalla tragica scomparsa di Celeste Pin, arrivano alcuni aggiornamenti sulle indagini in corso. Già nelle ore successive alla morte la Procura di Firenze aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo senza indagati. Da subito, anche per le circostanze in cui è stato ritrovato il corpo di Pin, l'ipotesi più accreditata è stata quella di suicidio.  

La denuncia

Nelle scorse ore poi la stessa Procura ha disposto la restituzione della salma dell'ex calciatore senza aver ordinato l'esame autoptico, decisione contestata dalla famiglia. Ieri pomeriggio però l'ex moglie Elena Fabbri ha presentato una denuncia contro ignoti per omicidio, richiedendo un supplemento delle indagini, il sequestro del cellulare (che non era stato ancora controllato dagli inquirenti) e il sequestro della sua abitazione sui colli fiorentini, luogo dove il sessantaquattrenne è stato rinvenuto senza vita martedì.  

I giorni del lutto per Pin

Nel frattempo continuano i giorni di cordoglio, sia a Firenze che soprattutto al Viola Park: giovedì la squadra di Stefano Pioli - legatissimo a Pin con cui ha condiviso tante battaglie in maglia viola - è scesa in campo col lutto al braccio a Grosseto, mentre i tifosi viola in trasferta hanno esposto uno striscione "Solo l'arroganza ci sconfisse. Ciao Celeste". Il riferimento va allo sfogo a favor di telecamera avuto dallo stesso Pin dopo la finale di Coppa Uefa persa nel 1990 contro la Juventus. 


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Fiorentina

Pin, l'omaggio dei tifosi viola

Ieri sera, in occasione dell'amichevole Fiorentina-Carrarese, altro omaggio per Celeste, con il minuto di silenzio che ha coinvolto tutti i presenti, i 2mila spettatori e i calciatori in campo, prima del fischio d'inizio. Poi, poco dopo la mezz'ora di gara, sul punteggio di 1-0 per la Fiorentina, il coro personalizzato per lui, con tanto di striscione firmato Curva Fiesole: "Ciao Celeste". Un ricordo, dai tifosi per quello che negli anni, nonostante le 268 partite col giglio sul petto, era diventato soprattutto uno di loro. "Ci eravamo sentiti dieci giorni fa, gli avevo chiesto di trovarmi casa - ha detto Pioli a fine gara - quello che successo è incredibile, siamo stati sempre legati, sia quando giocavamo insieme che negli anni successivi. Era una persona solare e positiva. È difficile accettarlo". Nel maggio 2024 aveva seguito la squadra, e la Curva, fino ad Atene, per la finale di Conference persa contro l'Olympiacos. L'ultima trasferta l'aveva fatta, sempre a fianco del popolo fiorentino, lo scorso aprile a Celje, per i quarti di Conference. Un fiorentino adottato per tutti, che aveva deciso di sposare a pieno una fede e una città divenuta casa sua negli ultimi trent'anni, la stessa città che da giorni sta cercando una spiegazione per quanto successo. 


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FIRENZE - A quattro giorni dalla tragica scomparsa di Celeste Pin, arrivano alcuni aggiornamenti sulle indagini in corso. Già nelle ore successive alla morte la Procura di Firenze aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo senza indagati. Da subito, anche per le circostanze in cui è stato ritrovato il corpo di Pin, l'ipotesi più accreditata è stata quella di suicidio.  

La denuncia

Nelle scorse ore poi la stessa Procura ha disposto la restituzione della salma dell'ex calciatore senza aver ordinato l'esame autoptico, decisione contestata dalla famiglia. Ieri pomeriggio però l'ex moglie Elena Fabbri ha presentato una denuncia contro ignoti per omicidio, richiedendo un supplemento delle indagini, il sequestro del cellulare (che non era stato ancora controllato dagli inquirenti) e il sequestro della sua abitazione sui colli fiorentini, luogo dove il sessantaquattrenne è stato rinvenuto senza vita martedì.  

I giorni del lutto per Pin

Nel frattempo continuano i giorni di cordoglio, sia a Firenze che soprattutto al Viola Park: giovedì la squadra di Stefano Pioli - legatissimo a Pin con cui ha condiviso tante battaglie in maglia viola - è scesa in campo col lutto al braccio a Grosseto, mentre i tifosi viola in trasferta hanno esposto uno striscione "Solo l'arroganza ci sconfisse. Ciao Celeste". Il riferimento va allo sfogo a favor di telecamera avuto dallo stesso Pin dopo la finale di Coppa Uefa persa nel 1990 contro la Juventus. 


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