© LAPRESSE Fiorentina, ansia Gudmundsson: attesa per gli esami, chi può giocare al suo posto
Valutazioni in corso per Albert Gudmundsson. Il classe 1997 è rientrato a Firenze nel tardo pomeriggio di ieri per sottoporsi ad alcuni accertamenti attraverso i quali la Fiorentina potrà definire meglio le sue condizioni atletiche. Come previsto il calciatore è tornato nel capoluogo toscano nelle scorse ore per gestire nel migliore dei modi la sfortuna che ancora una volta lo ha preso di mira dal punto di vista fisico, dopo la serie di stop a cui ha dovuto arrendersi lo scorso anno in una stagione oggettivamente minata dai ko e che ha compromesso in maniera considerevole il suo rendimento. Soprattutto nella prima metà del campionato, e anche per buona parte della seconda.
Gudmundsson, il quadro dopo l’infortunio
Gudmundsson ha rimediato un infortunio nel corso della gara contro l’Azerbaigian, venerdì, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. L’ex Genoa ha segnato un gol al sessantaseiesimo minuto, per poi accusare un problema alla caviglia e lasciare obbligatoriamente il posto al compagno di squadra Hlysson. Alla luce di una serie di considerazioni in accordo con la Federazione islandese, il ragazzo ha optato per fare le valigie e rincasare al Viola Park. La sua Nazionale dovrà trovare una soluzione alternativa per la sfida di stasera contro la Francia (ore 20:45). La forma fisica dell’attaccante viola sarà esaminata accuratamente per non lasciare niente al caso. In base al referto medico che arriverà nella giornata di oggi la Fiorentina capirà se poter contare su Gudmundsson sabato contro il Napoli. Di sicuro è in dubbio, almeno finché Stefano Pioli non sarà rassicurato dagli accertamenti clinici. Nel frattempo non mancano le soluzioni in caso di forfait dell’islandese. Il tecnico viola potrebbe ricorrere a Piccoli, che scalpita per tornare dal primo minuto al fianco di Kean dopo l’occasione di domenica 31 agosto a Torino. Occhio anche a Dzeko e alla sorpresa Fazzini. Indubbiamente la campagna acquisti estiva ha garantito un parco attaccanti abbastanza folto da poter sopperire alle avversità.
