Undertaker posa con la terza maglia del Genoa: tifosi impazziti

La leggenda della WWE ha consolidato il rapporto con il popolo rossoblù dopo che nei giorni scorsi aveva iniziato a seguire il club su Instagram
Undertaker posa con la terza maglia del Genoa: tifosi impazziti
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Undertaker-Genoa: la collab più strana che si potesse immaginare è diventata realtà. Il club ha postato sui social alcune foto della leggenda della WWE mentre indossa la terza maglia dei rossoblù. L'ex wrestler nei giorni scorsi aveva anche iniziato a seguire il club sui social. Tifosi del Genoa che sono impazziti sui social all'ennesima collab spettacolare con una celebrità.

Undertaker e il Genoa: i post sui social

Questo il comunicato del Genoa sull'iniziativa: "Il filone dell’entertainment, musica, artisti e sportivi, si arricchisce con il campione di wrestling Undertaker. E’ nell’olimpo delle leggende del ring in uno sport amatissimo e transgenerazionale. Le foto con la terza divisa del Genoa, indossata da Mark William Calaway, vero nome all’anagrafe a stelle e strisce, stanno facendo il giro del mondo con la potenza di fuoco dei social e milioni di views. Pochi mesi fa era stata la cantante e attrice Rita Ora a veicolare la sua bellezza e il fascino della maglia celebrativa, realizzata per i 130 anni del club di calcio più antico in Italia. Din-don. Una vita sul ring prima della meritata pensione e un paio di ritorni al fulmicotone. Un posto illuminato nella Hall of Fame. Al collo corone splendenti (di titoli) come neanche un branco di leoni. L’alone di eroe, di questi e altri tempi, viaggia su spalle che si commentano da sole. Ladies and gentlemen, ecco Undertaker. Proprio lui. In posa con la maglia dopo quell’occhiolino, leggi il “segui” o “follow”, strizzato verso il canale Instagram del Genoa. C’è chi vive sette vite in una, con la beata nomea di ‘becchino’. Eh, sì. E’ la traduzione letterale del soprannome. La sua storia, il suo volto, i suoi 140 chili, la sua popolarità, sono immortalati in film e documentari, videogiochi ed eventi. Big is big. Anche per creare un (altro) ponte con l’oltreoceano".


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