Serie A Inter, Mazzarri: «Unità d'intenti con Moratti e Thohir» VIDEO

Il tecnico dell'Inter: «Ho usato termini come crescita, cantiere aperto e li hanno ripetuti anche i dirigenti. Quest'anno è così e stiamo cercando di individuare gli elementi giusti e di scremare la rosa»
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Mazzarri, l'Inter ha fatto due passi falsi a inizio 2014. Da dove dovete ripartire? "L'anno è iniziato male, ma vogliamo ripartire e svoltare con l'aiuto di tutti. Serve una grande gara contro il Chievo: ci vuole attenzione difensiva, una grande prestazione come abbiamo fatto tante volte. Speriamo che stavolta gli episodi ci diano una mano e di sbloccare la partita prima possibile. Spero che la gente ci dia una mano fino al 95' e che ci aiuti a superare l'ostacolo".

Cosa significa per lei il messaggio di Thohir e la presenza di ieri di Moratti alla Pinetina?
"Se avevo parlato in un certo modo è perché sapevo e so le cose. C'è una grande unità d'intenti e certi messaggi che avevo anticipato era perché mi era noto il pensiero di Thohir e quello di Moratti. Ho usato termini come crescita, cantiere aperto e li hanno ripetuti anche i dirigenti. Quest'anno è così e stiamo cercando di individuare gli elementi giusti e di scremare la rosa. Noi dobbiamo concentrarci sul Chievo".

Kovacic non sta rendendo ultimamente. Perché?
"Non sempre fa la cosa giusta. Ha doti enormi, ma deve essere più concreto in fase di possesso e non possesso. Dobbiamo aiutarlo a fare la scelta giusta perché per un ragazzo di 19 anni non è facile giocare a un livello così alto. E' un anno di crescita per tutti, anche per lui: vogliamo valorizzare i giocatori di talento, quelli che non hanno esperienza di un grande club come l'Inter. Con l'esperienza miglioreranno. Dobbiamo tornare ad essere competitivi il prima possibile: è difficile però trovare".

Vuole rispondere ad Allegri dopo la polemica di ieri?
"Allegri ha risposto bene per come gli è stata posta la domanda. Non volevo fare un confronto con il Milan e non volevo fare polemica. Non avrei fatto un confronto con il Milan se non dovevo difendere il lavoro fatto finora qui all'Inter. Con Allegri c'è un buon rapporto e lui ha risposto come giusto che rispondesse".

L'Inter a gennaio non ha più i veri obiettivi. Non è strano?
"Chi ha detto gli obiettivi? Se si parla di crescita e di ricostruzione. Le scelte che ho fatto in Coppa Italia erano per dare le indicazioni di mercato alla società. Io voglio dare un'organizzazione ai giocatori, scremare la rosa. Per farlo è stato necessario far giocare certi elementi in Coppa Italia: la partita con l'Udinese è andata in un certo modo e siamo usciti. Non abbiamo mai detto che avremmo puntato alla Coppa Italia. In campionato può succedere di tutto e ora potremo lavorare tutta la settimana sulla squadra. Avremo meno variabili".

Sul piano del gioco c'era stata una bella crescita all'inizio, ma adesso questa crescita si è fermata. E' deluso?
"No perché sono conscio di cos'è il campionato italiano. Non siamo brillanti come ad inizio stagione e poi adesso gli avversari ci studiano. Le partite sono diventate più bloccate e anche contro il Chievo non sarà facile: mi aspetto un match difficile in cui magari ci sarà bisogno di un episodio per passare in vantaggio. Per vedere il bel calcio ci vuole che entrambe le squadre giochino in un certo modo come nella ripresa nel derby".

Domani mancherà Guarin. Cambierà qualcosa a livello tattico?
"Mi prendo tutti i vantaggi e non dico niente sulla formazione perché Corini è molto bravo".

E' rimasto colpito dall'esordio di Botta?
"E' un ragazzo sveglio di testa e a Udine l'ho voluto vedere. Purtroppo è arrivato a disposizione da poco, ma bisogna dargli tempo e io in questo momento ho bisogno di fare punti per la classifica perché ne abbiamo 4-5 in meno di quelli che avremmo potuto avere".

Che similitudini ha trovato tra l'Inter attuale e il suo primo anno al Napoli?
"Siamo ripartiti dal finale dello scorso campionato, da tante sconfitte che gravavano sull'autostima. A Napoli sono arrivato alla settima di campionato e dal sest'ultimo posto siamo arrivati sesti scremando la rosa. E' stato un punto di partenza da cui siamo ripartiti e abbiamo costruito qualcosa di importante".

Qual è la situazione dell'attacco?
"Icardi non l'ho mai avuto, ma nel mese in cui è stato utilizzabile aveva fatto bene. Belfodil deve essere inquadrato come ruolo. Avrebbe dovuto giocare di più, ma magari avremmo perso qualche punto in più. Milito è importante e spero che migliori ancora: c'è bisogno nei grandi club di un campione che possa risolvere la partita".

Cosa manca all'Inter per essere continua nei 90'?
"Questa squadra ha un'identità anche nelle partite più bloccate. La Lazio contro di noi giocava da piccola squadra perché temeva l'Inter: non ci concedeva spazi e abbiamo pagato l'unico errore fatto. Non siamo mai stati in balia dell'avversario né contro la Lazio né prima. Nessuno ci ha messo sotto. Forse solo nei primi 10' con l'Udinese quando abbiamo subito 2 palle gol più la rete dell'1-0. La costruzione della rosa deve essere progressiva".

La pausa invernale ha fatto male all'Inter che ora fatica, mentre prima no?
"Prima della pausa, c'era stata la prima “crisettina” di risultati della mia gestione, con la sconfitta contro il Napoli, ma anche con il pareggio interno contro il Parma e i 3 gol subiti. E anche nel primo tempo del derby non eravamo stati brillanti. Non credo che dopo la pausa ci sia stato un crollo. Finora abbiamo perso 3 partite in campionato, non 15... Non abbiamo mai sbandato e la continuità di risultati l'abbiamo avuta. La squadra in 17 partite ha fatto 14 risultati utili: il problema è che abbiamo fatto troppi pareggi e mi riferisco a quelli contro Cagliari, Sampdoria e Parma. Dobbiamo superare bene lo scoglio di domani".

Si aspetta di più dai calci d'angolo?
"Noi si lavora tanto e liberiamo anche un uomo davanti al portiere come avete visto recentemente (riferimento al rigore non dato contro la Lazio, ndr). Dobbiamo portare in partita la sicurezza che abbiamo nel battere i piazzati durante gli allenamenti".

Corini ha detto che si aspetta un'Inter arrabbiata. Succederà?
"A me interessa che la squadra trasformi la non qualificazione di Coppa Italia in energia positiva, in mettere qualcosa in più. Vorrei vedere questo e se succederà per gli altri non sarà facile".

Vedremo un Mazzarri più motivato dopo l'attestazione di stima di Thohir che l'ha definito l'allenatore ideale per l'Inter?
"Nessuno mi potrà dare più motivazioni di quelle che ho e ho sempre avuto in carriera. Se mi accorgessi di avere meno motivazioni, di non essere più Mazzarri, mi fermerei. Io sono sempre motivato, qui ancora di più. Nelle difficoltà mi esalto ancora di più. Ai ragazzi ho detto “se da qui in avanti avrete le mie motivazioni, gli avversari gli sbranerete”. Mi aspetto questo da domani".




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