Inter, Icardi e la Curva: è bufera! «Togliiti la fascia, pagliaccio!» «Mi dispiace per questo polverone»

È un caso il dopo Sassuolo-Inter raccontato nel libro dall’argentino
Inter, Icardi e la Curva: è bufera! «Togliiti la fascia, pagliaccio!» «Mi dispiace per questo polverone»© Bartoletti
Andrea Ramazzotti
9 min

INVIATO AD APPIANO - A San Siro oggi contro il Cagliari sono attesi per la quarta volta su quattro più di 40.000 spettatori (tra i 43 e i 44 mila), ma per i nerazzurri non saranno solo applausi. O almeno non saranno solo applausi per Icardi. Tra il capitano e la curva Nord si è creata una profonda frattura complice l’autobiografia presentata da Maurito in settimana.

ICARDI ACCUSA - Il sasso nello stagno lo ha gettato l’attaccante in uno dei capitoli del libro: «Dopo che avevamo perso 3-1 sul campo del Sassuolo (1 febbraio 2015, ndr) - ha scritto - i tifosi ci chiamano sotto la curva. Trovo il coraggio di affrontarli, insieme a Guarin. Mentre mi avvicino mi arrivano insulti e grida di ogni genere. Attaccato alla rete c’è un bambino che mi chiama: vuole la mia maglia. Me la tolgo e, come regalo, gliela lancio insieme ai pantaloncini. Un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non l’ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto. E allora inizio a insultarlo pesantemente: “Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Credi di essere forte?”. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo. (...) Nello spogliatoio vengo acclamato come idolo».

FOTO: WANDA NARA ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

RISPOSTA CURVA - Oggi gli ultras faranno sentire la loro risposta, ma già ieri Franco Caravita, leader storico della Nord, ha tuonato: «Per noi ha finito di essere il capitano dell’Inter. Ha detto una serie di bugie, come per esempio la storia del bambino. Non c’erano i presupposti per questa “sparata” anche perché nessuno lo ha mai minacciato. Anzi... Forse ha voluto fare un po’ di pubblicità al libro accoltellando alla schiena i suoi tifosi. Invitiamo gli interisti a non comprare quel libro. La gente, soprattutto quando non ci sono i risultati, va rispettata».

IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD

Alziamo le mani in segno di resa. Allucinante.
La prima domanda che viene da farsi è: ma perché?
Perché tante fantasie, inesattezze, squallide finzioni.
Perché?

Siamo sbigottiti, amareggiati, allibiti.

Capita sotto mano il libro di Icardi..
Follia pura. Mitomania.
È una situazione strana, grottesca, ridicola.
Autobiografia di un ragazzo di 23 anni. Già questo dà da pensare..
Bugie. Bugie. Bugie. Fango per farsi ‘bello’, contro di Noi.

Icardi è bugiardo quando racconta dell’episodio di Sassuolo. E ci piacerebbe non rivangare quella giornata dove i suoi compagni di squadra erano arrivati a prenderlo per il collo pretendendo da lui un atteggiamento meno arrogante nei confronti del popolo interista. Ma non perché la Curva è da temere, la Curva è semplicemente da rispettare. Nessuno deve avere paura di nessuno, basta avere la coscienza pulita, essere onesti, primariamente con se stessi.

Parla di bambini, s’inventa un episodio mai avvenuto per mostrarsi superiore a noi; come se non fosse sotto gli occhi di tutti che siamo l’unica Curva che ai bambini fa fare addirittura le coreografie. Come se chi c’era si fosse dimenticato di come sono andate realmente le cose e di chi ha provocato chi.

Non vogliamo cadere nel triste e completamente fuori luogo teatrino di Icardi su chi si mostra più malandrino.
Ed è patetico leggere certe cose.. parlando di noi: “Sono pronto ad affrontarli uno a uno. […] Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo”. Commentiamo? Meglio di no..

Ci chiediamo come mai, quando scrive dei confronti con la minacciosa Curva Nord, si dimentica di raccontare di quando, sperando di trasmettergli la passione che contraddistingue il nostro essere, gli abbiamo chiesto di trovare un’oretta di tempo per passare al Covo, dove tutto nasce, per provare a capire veramente cosa c’è dietro a quei novanta minuti di gioco dove dovremmo essere tutti uniti.

Icardi purtroppo non sa cosa sia il rispetto. Nella sua testa, evidentemente, qualcosa gira all’incontrario. In fondo abbiamo sempre voluto credere che fosse un bravo ragazzo, giovane, un po’ pirla (come tanti), a tratti eccessivo, a volte inopportuno, ma comunque una presenza pulita.

Adesso come facciamo? Come possiamo comportarci? Sarebbe forse più comodo riderci su, bisognerebbe piangere, di sicuro non possiamo far finta di niente.
Perché tutte le falsità concentrate in quelle tre pagine di libro sono inaccettabili. Ci dipinge come oscure figure minacciose che ruotano intorno all’ambiente Inter pretendendo chissà cosa. Quando l’unica cosa che chiediamo è impegno ed onestà. Perché tifiamo Inter da prima che Icardi nascesse, perché l’Inter per noi è un conto in banca a perdere, non certo un rinnovo di contratto all’anno a suon di milioni..
Ma come si fa a dar credito ad una persona che scrive: “Se siete dei veri tifosi dovete applaudire quando si vince ma anche quando si perde”.. Quando è alla luce del sole ed inappuntabile il fatto che la Curva Nord, a costo di incorrere nei mugugni del resto dello stadio, da sempre ha come priorità quella del sostegno costante alla squadra a prescindere dal risultato.

Attenuanti? Nessuna. I bonus sono finiti.

Noi non pretendiamo di essere capiti, adulati od accettati. Noi siamo Ultras. Siamo irrazionale passione. Non siamo Angeli, né tantomeno diavoli. Siamo il Cuore che tutto Dona per la Follia di un Incondizionato Amore.

Però un concetto dovrebbe essere chiaro a tutti: il capitano dell’Inter non può permettersi tali dissennate uscite.
Un individuo del genere non può indossare la fascia di capitano. A prescindere dal nostro pensiero, esulando dalla nostra presa di posizione.
L’Inter non lo merita.

Scritto ciò, per essere chiari, specifichiamo:

Icardi con Noi ha chiuso.
TOGLITI LA FASCIA. PAGLIACCIO.

Questo, ora si, lo pretendiamo.

CURVA NORD MILANO 1969

IL COMUNICATO DI ICARDI - "Cara Curva Nord, sono sorpreso e dispiaciuto. Sorpreso perché relativamente all'episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l'adrenalina post-partita ed il cattivo momento che stava attraversando la squadra, "a caldo" ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l'atmosfera di quell'episodio. Tanto è vero che nel libro ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l'idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione). Riguardo al discorso degli assassini dall'Argentina, siccome da più parti mi continuavano a ripetere che mi sarei ritrovato degli esagitati sotto casa (nota bene: non la Curva Nord, degli esagitati) ho pronunciato quella frase: ma nella biografia ho anche detto "avevo usato parole minacciose contro la tifoseria e non avrei dovuto farlo". Sono dispiaciuto. Dispiaciuto per questo polverone che si è creato, Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l'ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno. La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso. Siete Voi che io cerco ogni domenica appena faccio gol, è il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l'Inter. Fra pochissimo scendero' in campo quindi non posso più dilungarmi. Spero che avrete compreso quanto importanti siete per me e quanta stima e quanto Amore nutra per Voi anche se deciderete di fischiarmi. Vi chiedo solo una cosa da Capitano: state vicini all'Inter come avete sempre fatto, io e i miei compagni abbiamo bisogno di Voi. Con affetto Mauro".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video