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INVIATO AD APPIANO - L’Inter ha presentato prima della conferenza stampa di Luciano Spalletti la campagna antirazzista che sarà lanciata in occasione della gara di domani sera a San Siro contro il Sassuolo, la seconda e ultima che il club dovrà giocare senza i suoi tifosi complice la squalifica dopo i buu razzisti a Koulibaly in occasione della sfida del 26 dicembre contro il Napoli. “Questa è una campagna di fratellanza e antidistriminazione - ha spiegato Matteo Pedinotti, Media Contect Director nerazzurro - e certi concetti li racconteremo in maniera forte, diretta, anche aggressiva per essere incisivi. Il buu, da sempre un insulto razzista, lo abbiamo reinterpretato con un messaggio di inclusione. Per noi Buu vuol dire Brothers Universally United. E’ un modo per reinterpretare l’urlo spregevole che purtroppo si sente negli stadi e per dandogli un significato diverso. Da esclusione a inclusione”. La campagna antirazzismo dell’Inter è corredata con un video in cui il presidente Steven Zhang, il capitano Mauro Icardi, il vice presidente Zanetti e gli ex Figo e Eto’o mostrano la scritta Buu, ma anche da altre iniziative: spillette sulle giacche dei dirigenti, la patch sulle maglie dei calciatori (alcune saranno messe all'asta) e sulle loro tute, ma anche striscioni nel secondo anello arancio del Meazza. Il claim della campagna è #NoToDiscrimination. Steven Zhang si è speso molto per lanciare questo messaggio in tutto il mondo. «Sarà una campagna molto incisiva e che speriamo abbia una grande eco in tutto il mondo. Lo sport non è fare buu razzisti e così la pensano la maggior parte degli sportivi. Tappezzare di striscioni con su scritto buu è importante e anche in futuro andremo avanti con altre iniziative su questo tema”.