Inter, Marotta: «Fiducia in Spalletti. Dybala? Molto forte...»

L'amministratore delegato nerazzurro ha parlato a Radio Anch'io Sport del tecnico, di Conte, ma anche dell'argentino della Juve e di Icardi. Poi sui bianconeri: "Il gap tra noi e loro è soprattutto economico"
Inter, Marotta: «Fiducia in Spalletti. Dybala? Molto forte...»© LAPRESSE

MILANO - Il giorno dopo la vittoria sul campo del Frosinone che ha permesso all’Inter di tenersi il terzo posto con 5 lunghezze di vantaggio sul Milan, Giuseppe Marotta ha difeso l’operato di Luciano Spalletti e, parlando a Radio Anch’io sport su Rai Radio Uno, ha provato a placare le voci su Antonio Conte: Spalletti è un allenatore che ha ancora un contratto di due anni con noi e in più la squadra viaggia in linea con gli obiettivi. La Champions è alla portata, per cui spero possa raggiungere in pieno l’obiettivo proprietario. Spalletti non è certo un neofita di questa professione, è giusto dargli fiducia perché ha dimostrato di poter raggiungere risultati importanti. Conte all’Inter il prossimo anno? Le voci sono una conseguenza del fatto che sia libero e rappresenti un profilo di allenatore vincente. Ho avuto modo di lavorare con lui: è l’emblema della professionalità e s’inserisce in maniera molto forte in ogni gruppo. Ha vinto con Juventus e Chelsea ed ha fatto molto bene in Nazionale. E’ normale che venga accostato ad una o ad un’altra società, ma sottolineo il lavoro di Spalletti che è a pieno merito l’allenatore dell’Inter”.

CASO ICARDI - L’ad nerazzurro ha parlato anche della vicenda legata al centravanti: “Quante possibilità ci sono che rimanga è difficile da dire nel calcio. Sta acquisendo una grande esperienza professionale, Icardi è un patrimonio importante per questa società. Ha un contratto ancora di due anni e, al di là di quelli che possono essere i rinnovi di rito, è tra i migliori in circolazioni. Tutte le riflessioni verranno fatte al momento opportuno: la volontà della società è importante, ma anche quella del calciatore. Il rigore di ieri a Frosinone? Quello che noi abbiamo gestito nell’imminenza del mio arrivo è una somma di situazioni comunque ordinarie nel mondo del calcio. Negli spogliatoi non bisogna essere per forza degli amici, ma soprattutto dei professionisti seri nell’ottica di raggiungere un obiettivo. Il gesto di ieri è sicuramente molto bello e dimostra quanto lo spogliatoio sia unito alla ricerca dell’obiettivo della società”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

DYBALA NERAZZURRO? Icardi potrebbe andare alla Juve con Dybala in nerazzurro. Marotta non ha chiuso la porta e anzi ha fatto capire che stima lo juventino: “Sottolineato il valore di Icardi, devo anche dire che Dybala, nonostante l’ultimo periodo, è un calciatore molto forte. Ho avuto modo di conoscerlo e ci tengo a sottolineare che al di là delle sue qualità tecniche, la differenza la fa l’uomo. Lui è un professionista serio, così come lo è anche Icardi che è giovane e deve fare esperienza e crescere.

Che mercato faremo? La volontà della famiglia Zhang è di migliorare le proprie prestazioni e i risultati dell’Inter anno dopo anno. Affronteremo il mercato cercando di puntellare la rosa: ci sono aspetti che vanno migliorati, soprattutto dal punto di vista dell’esperienza e della cultura vincente. Stiamo definendo con Godin che incarna questi valori e dobbiamo cercare calciatori come lui che possano condizionare lo spogliatoio da questo punto di vista. La famiglia Zhang vuole fare bene, nonostante i paletti del FPF non ci lascino carta bianca per lavorare”.

BRAVA JUVE - Chiusura sulla sua ex società: “Il gap tra noi e la Juventus è sicuramente notevole ed è legato soprattutto ad un aspetto economico perché tra il nostro e il loro fatturato ci sono delle differenze. La Juventus è un modello vincente ma non solo per i risultati sul campo e modello economico, ma è proprio di riferimento. L’Inter ha cambiato di recente tre proprietà e certe dinamiche non sono controllate fino in fondo, per cui è più facile che qualcuno esterni delle cose che alla Juventus non vengono esternate. I quarti contro l’Ajax? Negli ottavi gli olandesi persero in casa contro il Real Madrid e poi ribaltarono il risultato in Spagna, ma la Juventus ha tutte le carte in regola per superare il turno. Inter-Juventus? E’ il derby d’Italia e si lasciano da parte tutte le valutazioni di classifica”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO - Il giorno dopo la vittoria sul campo del Frosinone che ha permesso all’Inter di tenersi il terzo posto con 5 lunghezze di vantaggio sul Milan, Giuseppe Marotta ha difeso l’operato di Luciano Spalletti e, parlando a Radio Anch’io sport su Rai Radio Uno, ha provato a placare le voci su Antonio Conte: Spalletti è un allenatore che ha ancora un contratto di due anni con noi e in più la squadra viaggia in linea con gli obiettivi. La Champions è alla portata, per cui spero possa raggiungere in pieno l’obiettivo proprietario. Spalletti non è certo un neofita di questa professione, è giusto dargli fiducia perché ha dimostrato di poter raggiungere risultati importanti. Conte all’Inter il prossimo anno? Le voci sono una conseguenza del fatto che sia libero e rappresenti un profilo di allenatore vincente. Ho avuto modo di lavorare con lui: è l’emblema della professionalità e s’inserisce in maniera molto forte in ogni gruppo. Ha vinto con Juventus e Chelsea ed ha fatto molto bene in Nazionale. E’ normale che venga accostato ad una o ad un’altra società, ma sottolineo il lavoro di Spalletti che è a pieno merito l’allenatore dell’Inter”.

CASO ICARDI - L’ad nerazzurro ha parlato anche della vicenda legata al centravanti: “Quante possibilità ci sono che rimanga è difficile da dire nel calcio. Sta acquisendo una grande esperienza professionale, Icardi è un patrimonio importante per questa società. Ha un contratto ancora di due anni e, al di là di quelli che possono essere i rinnovi di rito, è tra i migliori in circolazioni. Tutte le riflessioni verranno fatte al momento opportuno: la volontà della società è importante, ma anche quella del calciatore. Il rigore di ieri a Frosinone? Quello che noi abbiamo gestito nell’imminenza del mio arrivo è una somma di situazioni comunque ordinarie nel mondo del calcio. Negli spogliatoi non bisogna essere per forza degli amici, ma soprattutto dei professionisti seri nell’ottica di raggiungere un obiettivo. Il gesto di ieri è sicuramente molto bello e dimostra quanto lo spogliatoio sia unito alla ricerca dell’obiettivo della società”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Inter, Marotta: «Fiducia in Spalletti. Dybala? Molto forte...»
2
Pagina 2

Inter, i migliori video