Inter, chi resta e chi va via: la rivoluzione di Conte sul mercato

Candreva non partirà, Nainggolan in bilico. Praticamente certo l'addio di Icardi: saluteranno in otto
Inter, chi resta e chi va via: la rivoluzione di Conte sul mercato© ANSA
5 min

MILANO - Il borsino interista di metà giugno è l'anticamera di un restyling. Prevedibile, con l'arrivo di Antonio Conte che sta progettando l'immediato futuro. Tra meno di un mese la squadra sarà già nella refrigerante Lugano per il ritiro, con qualche faccia nuova - è in arrivo Godin dall'Atletico Madrid - e le sliding-door di un attacco centrifugato. Retaggio di una stagione da malumori assortiti - Icardi il capofila dei “problematici”, dopo che Miranda e Perisic avevano chiesto la cessione - che però si affaccia su una nuova Champions League. L'Inter riveduta e corretta dovrebbe riconfermarne quattordici, al netto dei due portieri di riserva.

INTER, I GIOCATORI CHE RESTERANNO

Si riparte, neanche a dirlo, da Matteo Politano: l'unico, tra i “precari” - nel senso che non è arrivato all'Inter a titolo definitivo - che ci sarà anche sotto la gestione Conte. I venti milioni che servono per riscattarlo dal Sassuolo sono stati idealmente messi via già in autunno, quando si è capito che il fantasista romano avrebbe fatto la differenza. Politano punto fermo, la fascia destra è il suo terreno di caccia. Mentre, rispetto a un anno fa sono salite ancora di più le quotazioni di Vecino e Gagliardini. Ranocchia resta - ha appena rinnovato il contratto - e Candreva pure. L'esterno rientra nel progetto di Conte: queste le due novità principali, rispetto a come si era messa la stagione. Futuro interista, salvo rivoluzioni sulla fascia destra, anche per Danilo D'Ambrosio.

INTER, I GIOCATORI IN BILICO

Su Perisic approfondiamo a parte, l'altro big inserito tra color che son sospesi è Radja Nainggolan. Un anno in chiaroscuro, per il belga arrivato dalla Roma come una sorta di sogno proibito che si realizzava. All'Inter, il Ninja vero si è visto a sprazzi: personalità solo nella parte finale del campionato. Un po' la fotografia di una squadra di valore ma spesso frenata. Molto sta alla volontà di Conte che, come per Icardi, al suo arrivo sulla nuova panchina intende dare una passata di cancellino al recente passato. Ha tra le mani un Nainggolan che - complici i movimenti di mercato a centrocampo, si tratta sempre Barella - non è così sicuro di far parte della nuova Inter. Il centrocampista, a parole, è motivato a restare («Ho ancora tre anni di contratto, sarebbe strano andare via dopo una sola stagione») e ora le valutazioni spettano alla società.

INTER, I SICURI PARTENTI

Il tira e molla su Icardi si concluderà appunto con la cessione: tutto in divenire, ma la frattura è ormai insanabile e all'Inter non c'è più futuro per l'argentino. Seguito a ruota da Miranda, che ha il contratto fino al 2020 ma già a metà dell'ultima stagione premeva per andare via. La lista delle partenze è cresciuta strada facendo: fuori in otto, nella prossima Inter. Sarebbero sette e mezzo, in realtà, perché Vrsaljko ha alzato bandiera bianca in gennaio per problemi fisici e al suo posto è arrivato Cedric. Una delusione, però, il portoghese preso dal Southampton. Gli ammortamenti di questi tre anni possono portare Joao Mario a una cessione evitando all'Inter una corposa minusvalenza, mentre i 34 milioni per il riscatto di Keita dal Monaco - nonostante il gol all'Empoli che è valso una fetta di qualificazione in Champions - sono insostenibili. Dopo due anni con Spalletti, è ai saluti anche Borja Valero.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video