Inter, la visione di Zhang: il futuro è adesso

Dentro il rinascimento nerazzurro: bilanci ok, Champions ritrovata sede e stadio. E ora con Conte...
Inter, la visione di Zhang: il futuro è adesso
Andrea Ramazzotti
6 min

Capace, determinato e con le idee molto chiare. Steven Zhang è il presidente che vuole riportare l’Inter sul tetto d’Italia e magari del mondo. A dispetto dei 27 anni, un’età che fa di lui il massimo dirigente più giovane della Serie A, il figlio del proprietario di Suning Holdings Group si è dimostrato un manager molto intelligente e assai risoluto nel prendere le decisioni necessarie per la crescita della società. La prima stagione dopo l’acquisto della maggioranza del club, nella primavera-estate 2016, è stata di studio anche perché era arrivato a Milano da poco e doveva prendere contatto con una realtà nuova (e assai complicata) anche per uno abituato a viaggiare complici gli studi negli Stati Uniti e il ruolo di ministro degli esteri della holding del padre (è il presidente di Suning International). Dall’inizio del 2017-18 in poi però, l’Inter ha iniziato a funzionare come Zhang junior aveva in mente e i risultati gli stanno dando ragione: in bacheca, a parte quelli conquistati dalla Primavera e dalle altre formazioni del vivaio, non sono stati aggiunti titoli, ma la squadra è riuscita a conquistare per due stagioni di fila l’accesso a quella Champions che le mancava dal 2011-12. E nell’ottobre scorso Steven ha preso il posto dell’ormai ex socio Erick Thohir ed è stato anche eletto presidente. La famiglia Zhang che segue quella dei Moratti, una storia a tinte nerazzurre che gli interisti sperano sia altrettanto vincente.

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LA TRASFORMAZIONE ECONOMICA

Con Zhang alla guida l’Inter non è stata semplicemente trasformata, ma stravolta. Fondamentale è stato completare l’opera di risanamento economico concordata da Thohir con l’Uefa nel 2015. Il club adesso è fuori dal settlement agreement grazie a un percorso virtuoso favorito dall’aumento del fatturato che nel 2016 era di 179 milioni e che da allora è in costante crescita: 262 milioni del 2017, 281 milioni nel 2018, intorno a 360 milioni nel 2019 grazie ai soldi della Champions e alla conferma dei circa 100 milioni di sponsor “trovati” in Cina. Il tutto al netto delle plusvalenze. Adesso l’Inter è un’azienda sana e capace (quasi) di auto sostenersi. Tutto l’opposto di quello che succedeva fino a tre anni fa quando Suning ha investito tra acquisto delle azioni e prestiti al club più di mezzo miliardo di euro, oltre a rifinanziare il debito attraverso un bond che a fine 2017 ha avuto un notevole successo sui mercati.

LA TRASFORMAZIONE DIRIGENZIALE

Il giovane presidente nato a Nanchino ha poi rivoluzionato la dirigenza con la promozione di Alessandro Antonello, ora amministratore delegato per l’area economico-finanziaria, e il “colpo” Beppe Marotta, messo sotto contratto con il ruolo di ad dell’area sportiva non appena ha risolto il suo contratto con la Juventus. Ai due ad si sono aggiunti una serie di manager dall’indubbia professionalità oltre ad Antonio Conte, fiore all’occhiello della nuova Inter. Dopo che Spalletti ha riportato la società in Champions, l’allenatore di Lecce dovrà consentirle di sollevare dei trofei. L’ex ct è stato fortemente voluto da Zhang e se il rapporto esistente tra Antonio e Marotta è stato importante, decisiva è stata la spinta del presidente che ha convinto il padre della bontà dell’investimento.

INTER NEL FUTURO

Zhang ha regalato al club una sede tecnologica nel fulcro urbanistico e di business più vivo della città, ha programmato una restyling completo della Pinetina con la costruzione di una nuova palazzina con 40 camere singole e altri ambienti per la squadra e gli ospiti, ma ha messo in preventivo anche l’investimento per acquistare un’area dove costruire un nuovo centro sportivo per il settore giovanile e naturalmente la costruzione del nuovo San Siro insieme al Milan. Grande attenzione è stata data anche alla squadra femminile, tornata in Serie A. E poi i tifosi che per Zhang sono il cuore dell’Inter: li fa sentire importanti e loro rispondono presenti (61.400 di media nelle partite dello scorso campionato) avvertendo la passione del loro presidente e ricordando le sue lacrime di gioia all’Olimpico nel maggio 2018 dopo la qualificazione alla Champions. Un presidente che piange e spende per la sua squadra non puoi non amarlo.

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IL DREAM TEAM DI ZHANG: IL SEGRETO DEL SUCCESSO INTERISTA

Le due bandiere Zanetti e Oriali, il ds Marotta (simbolo di successo), l'ad corporate Antonello con il cuore nerazzurro e il ds Ausilio che è cresciuto in casa: tutti i nomi del presidente Zhang.


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