Inter, Lukaku: "Ho avuto un'infanzia difficile, per questo ho una forte mentalità"

Il neo-acquisto nerazzurro si racconta: "Non mi interessa cosa pensano gli altri di me, io continuo a fare sempre del mio meglio. Odio chi non porta rispetto"
Lukaku© Inter via Getty Images
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MILANO - Il piatto forte del calciomercato dell'Inter, quel Romelu Lukaku strappato al Manchester United per 65 milioni di euro (più 10 di bonus), si racconta in un'intervista rilasciata al portale tedesco T-Online, partendo dai problemi vissuti nel corso dell'infanzia in virtù delle difficoltà economiche della sua famiglia: "Sono cresciuto in circostanze difficili, ma anche quello ha avuto i suoi aspetti positivi. ?Non penso di essere l’unico cresciuto in una situazione del genere. E questo mi dà una forte mentalità. Non mi interessa cosa pensano gli altri di me, io continuo a fare del mio meglio. L’unica cosa che odio è la gente che manca di rispetto.? Guardando indietro, apprezzo anche le sfide più brutte che ho dovuto affrontare, perché mi hanno reso la persona che sono oggi".

"Witsel è uno dei miei migliori amici. Un onore giocare per il Belgio"

L'intervista vira poi sulla Nazionale belga: “Col Belgio vogliamo sicuramente fare meglio rispetto ai Mondiali del 2018 (semifinale persa con la Francia, ndr). Ma vogliamo che sia un processo graduale, passo dopo passo e con coerenza. E dobbiamo dimostrare ai nuovi talenti che giocare per il Belgio non è una cosa da poco”. Su Witsel: "Axel è uno dei miei migliori amici e ci parliamo quasi ogni settimana. È un peccato che non abbia vinto il campionato tedesco la scorsa stagione (col Borussia Dortmund, ndr), ma è un giocatore ambizioso e concentrato sulla conquista del titolo”. Chiosa finale sulla lingua tedesca: “Parlare in tedesco mi sembra eccessivo. L’ho imparato a scuola ma non ero molto bravo. È molto simile all’olandese, quindi capisco molto poco. Che parole ricordo? 'Ciao', 'Va bene' e 'Sono Romelu Lukaku e ho 26 anni'”.


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