Lukaku sovrappeso: allenamenti e dieta per essere pronto per il Lecce

L'attaccante dell'Inter non potrà essere al massimo con i salentini: difficile immaginarlo titolare
Lukaku sovrappeso: allenamenti e dieta per essere pronto per il Lecce© Inter via Getty Images
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MILANO - Lukaku oltre quota 100. Raccogliendo i sussurri che trapelano dalla Pinetina, la bilancia del belga, all’arrivo a Milano, avrebbe indicato 104 chili. Attenzione, nulla di sorprendente tenuto conto della sua estate, cominciata sì a inizio luglio, allenandosi con il Manchester United, ma poi condizionata da un infortunio (leggero) che gli ha “impedito” di disputare le amichevoli coi Red Devils ma anche di lavorare a pieno ritmo. Inoltre, anche per sbloccare il suo trasferimento, il centravanti belga ha pensato pure di approfittare dell’ospitalità dell’Anderlecht, per un paio di sedute (evidentemente non particolarmente intense) con la squadra giovanile. Insomma, nessun allarme, ma comunque un dato significativo su una condizione inevitabilmente precaria. E il primo a rendersene conto è stato lo stesso Lukaku, che per rimettersi a posto si è presentato alla Pinetina anche nei giorni di riposo per la squadra. 

Pronto per il Lecce

L’obiettivo è quello di scendere quanto prima sotto il quintale, magari già in tempo per la prima di campionato con il Lecce, fissata per lunedì 26 agosto. Gli almanacchi raccontano che il peso forma di Lukaku sia 94 chili, ma lo era qualche anno fa. Adesso la sua massa muscolare è cresciuta e gli serve per sprigionare tutta la sua devastante potenza. Che poi è ciò per cui l’ha voluto Conte. Tra gli allenamenti dell’ex-ct azzurro («In Inghilterra si lavora tanto, ma qui è tutto molto duro», ha raccontato lo stesso attaccante) e l’alimentazione controllata («Mangio solo insalata…»), infatti, i primi risultati si sono già visti. Domani, probabilmente, ci sarà un’amichevole alla Pintina, poi servirà un ulteriore sprint nella prossima settimana. In ogni caso il colosso belga non potrà essere al massimo contro i salentini, né sul piano della brillantezza né su quello dell’autonomia. Insomma, se è difficile immaginarlo fuori dall’undici titolare lo è altrettanto prevederlo in campo oltre l’ora di gioco.

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