Icardi-Inter: è guerra di dossier! Ecco la contromossa dei nerazzurri

Il club è convinto di aver agito nel rispetto dei regolamenti
Icardi-Inter: è guerra di dossier! Ecco la contromossa dei nerazzurri© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
3 min

Mauro Icardi ha attaccato l’Inter e il club è pronto a difendersi. La battaglia legale scatenata dalla richiesta del bomber di un completo reintegro negli allenamenti è alle porte e, se il giocatore non cambierà squadra prima di domani sera, nei prossimi mesi darà parecchio da scrivere per la “gioia” (eufemismo) dei dirigenti di viale della Liberazione e di Conte. L’ex capitano ha già scoperto le sue carte con la domanda d’arbitrato inviata giovedì sera all’Inter dall’avvocato Giuseppe Di Carlo (è finita su Internet e sui social; verrà presentata una denuncia contro ignoti da parte del legale della famiglia Icardi); la società nerazzurra entro martedì ribatterà. Si preannuncia una battaglia a suon di carte bollate e chissà se finirà con la richiesta di reintegro (più 1,5 milioni di danni) adesso avanzata al Collegio Arbitrale. […]

Icardi all’attacco

Nell’atto redatto dal legale degli Icardis si parla di «eventi chiaramente discriminatori». Alcuni vengono spiegati sommariamente («la fascia di capitano tolta senza alcuna valiga ragione», «l’esclusione da ogni iniziativa pubblicitaria e/o di marketing del club», «la maglia numero 9 tolta» e «il fatto che sia fi nito “fuori rosa”»), altri in maniera più dettagliata come gli allenamenti dal 16 al 24 agosto, quelli successivi all’invio della prima diffida (11 agosto). Gli Icardis si aspettavano che Mauro sarebbe stato reintegrato anche nelle sedute di tattica e nelle partitelle ed invece, accusano, ciò non è avvenuto. […]

L’Inter si difende

Dopo la riunione di venerdì sera tra l’ad Marotta e il legale nerazzurro Capellini, ieri alla Pinetina la linea difensiva da tenere è stata nuovamente studiata. L’Inter è convinta di aver agito correttamente e di non aver infranto nessuna regola: ritiene che la scelta del capitano competa alla società e all’allenatore, che un numero di maglia non sia di proprietà di un calciatore e che sia il club a individuare quali dei suoi tesserati partecipano agli shooting fotografi ci per la presentazione delle maglie.

 


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