Marotta promette: "Inter, acquisti a centrocampo. Conte è un maestro"

Così l'ad nerazzurro a margine della consegna del Premio Granillo: "Non ho sperato che la Juve perdesse, lo Scudetto non è un obiettivo di quest'anno. La Serie A è il campionato più bello d'Europa"
Marotta promette: "Inter, acquisti a centrocampo. Conte è un maestro"© ANSA
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REGGIO CALABRIA - "È normale che in un momento di compressione di appuntamenti, quando ci sono delle defezioni, le preoccupazioni aumentano, è uno stato di apprensione legittimo. Ma c'è la consapevolezza che, nel percorso di crescita, il mercato di gennaio va affrontato guardando a cosa contiene e che c'è un settore, quello del centrocampo, che va puntellato meglio". Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, a margine della consegna del Premio Granillo a Reggio Calabria (la kermesse, ideata dal giornalista Maurizio Insardà, giunta alla seconda edizione, è stata condotta da Marica Giannini e coordinata dal direttore editoriale dell'agenzia Italpress, Italo Cucci) confessa che a gennaio la società nerazzurra proverà a soddisfare le richieste di Conte, che si è trovato a corto di alternative soprattutto in mezzo al campo. Fin qui le cose sono andate bene, "siamo contenti di questo inizio di campionato, speriamo di mantenere queste posizioni - prosegue -. Se ieri ho sperato che la Juve perdesse? No, guardo all'Inter, reduce da un martedì in cui ha fatto una partita sicuramente importante. È stata una vittoria sofferta ma altrettanto meritata e questo dimostra come la squadra abbia delle caratteristiche, una personalità che sono l'immagine dell'allenatore. È una squadra di Conte e non mi meraviglio che anche nei momenti difficili non solo riesca a fare bella figura ma anche a portare a casa risultati importanti. Servono fatica, passione e motivazione e in questo Conte è un maestro".

Inter, Marotta: "Scudetto? Non è un obiettivo"

La parola 'Scudetto' per adesso resta tabù. "Non è il traguardo che ci siamo posti quest'anno. Il nostro ciclo è iniziato per riportare l'Inter in alto, come la storia e il blasone richiedono, ma credo sia un processo graduale di crescita e quest'anno è un momento di partenza. Ci sono cose che possono essere migliorate e le miglioreremo ma tutto deve avvenire con tranquillità, senza mettere pressione ai protagonisti, pur sapendo che la maglia dell'Inter è pesante, parliamo di una società con un palmares ricco di successi". Meglio dei nerazzurri fin qui ha fatto solo la Juve, passata a Milano nello scontro diretto ("è stata una partita normale, con un avversario importante e niente di più", il riferimento al suo passato bianconero) ma "non vogliamo guardare altri, se non a noi stessi, in casa nostra, cercando sempre di migliorare e acquistare maggiore determinazione, è questo il nostro obiettivo. I risultati ci stanno dando ragione, viene premiato il lavoro iniziato a luglio a Lugano e che ci sta dando grandi soddisfazioni". Infine, sul percorso in Champions, Marotta chiosa: "Al di là del Barcellona è un girone difficile. Il Borussia è un avversario ostico, lo Slavia non regala niente. Ci sono ancora diversi punti e diverse partite a disposizione, dobbiamo affrontarle con lo spirito, la voglia e la capacità di dimostrare contro il Borussia a San Siro. Se riusciremo a riproporre queste caratteristiche, credo che il superamento del turno sia alla nostra portata".

Inter, Marotta: "Serie A campionato più bello d'Europa"

"Non possiamo dimenticare che oggi il calcio è un fenomeno sportivo, di business ma soprattutto sociale. Noi dirigenti - ha continuato Marotta - abbiamo grandi responsabilità nei confronti della socialità, della città in cui operiamo, nei confronti delle famiglie, perché abbiamo anche la gestione di ragazzi e bambini che ci vengono affidati dalle famiglie. Credo che non possiamo mai fare a meno di valori importanti che sono alla base dell'essere umano. Il campionato italiano - ha proseguito - è il più bello d'Europa, perché rappresenta questi valori, come il fatto che se giochi con l'ultima in classifica rischi di perdere. Questa situazione si verifica principalmente in Italia, non in Francia, Germania e Inghilterra. Noi dobbiamo salvaguardare la cultura della nostra nazione che ha un grande patrimonio artistico e culturale".

Inter, Marotta: "Premio Granillo un orgoglio"

Per Marotta "ricevere il premio è motivo d'orgoglio. L'elemento più importante di questo riconoscimento - ha spiegato - è il valore della memoria per un personaggio che ha dato molto al calcio nazionale e locale, Oreste Granillo. Non ho potuto conoscerlo personalmente - ha evidenziato - ma credo che sia un punto di riferimento per noi dirigenti". Cucci, da parte sua, ha spiegato che il premio rappresenta una "bella occasione perché Maurizio Insardà, a Catanzaro con il ricordo di Ceravolo, a Reggio Calabria con il ricordo di Granillo, non solo sta tenendo alto il nome del calcio calabrese, ma riunisce periodicamente le figure più belle del calcio italiano". Per Cucci, il dialogo-intervista con Beppe Marotta ha rappresentato "una bella occasione per riuscire a fargli dire qualcosa, davanti a una sala piena di gente". Secondo l'ideatore della kermesse, Maurizio Insardà, "il premio nasce dall'amore. Si è pensato di organizzare in Calabria qualcosa di interessante e di bello, nonostante abbia smarrito i grandi palcoscenici. Il premio - ha spiegato - nasce per ricordare un uomo illustre che ha fatto la storia della città, da presidente della Reggina, sindaco di Reggio Calabria, assessore comunale e delegato regionale del Coni". "Nella scorsa edizione è stato ospite Michele Uva - ha ricordato -, quest'anno il miglior dirigente d'Europa, Beppe Marotta". Per la figlia di Oreste Granillo, Maria Stella, "è una grande emozione. Sono fiera e orgogliosa di sapere che il premio intitolato a mio padre sia andato a Marotta. A distanza di 27 anni dalla sua scomparsa, mio padre è rimasto nel cuore di molte persone. È per me motivo di orgoglio", ha aggiunto. Oltre a Marotta, un riconoscimento è andato anche ai giornalisti reggini Tonino Raffa, voce di "Tutto il calcio minuto per minuto" di Rai Sport; Rocco Musolino, radiocronista storico delle gare della Reggina, con 1.267 partite commentate; Eugenio Marino, giornalista del Corriere dello Sport. Consegnato anche un premio alla memoria a Tonio Licordari, giornalista della Gazzetta del Sud.

(In collaborazione con Italpress)


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