Coronavirus, l'Inter ha scelto: "Giocatori liberi"

Finita la quarantena post Juve, la società ha ordinato il rompete le righe: Brozovic a Zagabria, Godin e Vecino verso il Sudamerica. Conte non sa quando ritroverà la squadra
Coronavirus, l'Inter ha scelto: "Giocatori liberi"© Inter via Getty Images
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MILANO - Il “rompete le righe” di ieri libera i giocatori dell'Inter che ora possono riunirsi ai familiari. Via-libera, allora, a Marcelo Brozovic che ha fatto rientro in Croazia: permesso concordato con la società, dopo le due settimane di isolamento seguite alla partita contro la Juve dell'8 marzo. Nessun mega-esodo, a differenza di alcuni giocatori bianconeri che hanno lasciato l'Italia. L'Inter ha concesso agli stranieri il rimpatrio. Al momento soltanto Brozovic ha fatto rientro dai propri connazionali – peraltro in una zona appena devastata dal terremoto di magnitudo 5.4 – e dovrà osservare il periodo di quarantena anche a Zagabria dove risiedono i suoi parenti. La data di ripresa degli allenamenti non c'è ancora, l'Inter è allineata sulla posizione di lavorare tutti insieme quando ci saranno le condizioni di sicurezza. La squadra in questa fase non è stata sottoposta ai tamponi, perché nessuno ha accusato sintomi da Covid-19.



Sul periodo lontano da Appiano Gentile non esiste una scadenza, nel senso che l'Inter era contraria alla data di ripresa del 4 aprile. A oggi non ci sono indicazioni su quando Conte potrà rivedere il gruppo. Di sicuro trascorrerà un tempo ragionevole, per permettere a chi deve sostenere viaggi all'estero di poter rientrare anche nel giro di una settimana. Ieri i media uruguaiani davano Godin e Vecino in partenza per il Sudamerica, ma per adesso è tutto in divenire. Come le situazioni di Eriksen e Lukaku: il danese ha passato i giorni di quarantena ad Appiano, perché la sua casa di Milano non era stata ancora completamente arredata. Adesso potrebbe decidere di trasferirsi dal centro sportivo all'abitazione definitiva. Lukaku nei giorni scorsi ha esternato tutta l'insofferenza per non poter stare vicino alla famiglia. "Mi mancano la quotidianità e la famiglia", diceva il belga. "Così si rischia di andare fuori di testa".

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